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Un fiore con la luce del fulmine
Il secondo capolavoro di Vanessa Ruggeri, dopo Il cuore selvatico del ginepro. Ero già stata conquistata dal coraggio di Lucia e dal suo amore nei confronti della sorellina Iannetta, lo coga, un sentimento così grande da salvarla e difenderla per tutta la sua esistenza.
Dopo la famiglia Zara, la Ruggeri ci fa conoscere la famiglia Musa, vissuta ai primi del Novecento e altrettanto soggiogata e influenzata da antiche credenze e superstizioni sarde, che ne avvelenano i sentimenti e i rapporti di sangue.
In un piccolo villaggio sardo, nella famiglia Musa, l'irrequieta Nora viene colpita da un fulmine in una notte tempesta. Tutti la credono morta per giorni, finché la piccola non si risveglia nella bara e viene salvata. Ma non è più la stessa bambina vivace e sana. È diventata cupa; ha perso il sorriso. Inoltre, il fulmine le ha lasciato un segno indelebile, un fiore rosso sulla pelle bianca, e la capacità di vedere quello che gli altri non vedono, i morti, e il potere di parlare con loro. Nella sua famiglia nessuno la riconosce più, né la madre che l'amava tanto, né gli inseparabili fratelli.
La provvidenza l'ha salvata per un oscuro motivo e, anche quando la notte fa paura, il cuore di Nora sa riconoscere la sua strada, anche quando la priva degli affetti più importanti.
Nel suo piccolo paesino, Monte Narba, anche lei, come Iannetta, viene emarginata e diventa una creatura temuta, una bidermortos. Però, al contrario di Iannetta, non viene lasciata a se stessa, ma le viene offerta una chance, anche se lontana dal sangue del suo sangue. Viene mandata a vivere dalle suore, in un istituto per orfanelle, dove cresce e diventa una bellissima donna tra infusioni di religione, cultura e splendidi ricami, che soltanto le sue abili mani hanno il potere di creare.
Nonostante tutto il suo destino non è lì, fra le mura di un convento, la sua vita dopo la morte ha una missione da compiere, uno scopo che ancora non ha individuato. Nel suo destino è già scritto di un incontro importante con una ricca signora aristocratica, una viscontessa di Cagliari, Donna Trinez.
Anche questo secondo, interessantissimo romanzo possiede i tre elementi caratterizzanti delle trame avvincenti della Ruggeri. Infatti, parla: di figure femminili forti, che vengono indagate nelle pieghe più intime del loro animo; di Sardegna, un'isola autentica e piena di suggestive tradizioni e inquietanti superstizioni; di famiglie divise e legami spezzati.
Questi i tre ingredienti di successo contenuti in questo romanzo, cui va aggiunto lo stile narrativo piacevolmente prezioso, altamente descrittivo, totalmente incisivo e scorrevole.
Considero questo romanzo un vero capolavoro, in grado di parlare al cuore e di trasmettere emozioni forti intense.
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