Dettagli Recensione
Elena e Lina
Si chiude con questo libro, che ricordiamo è uno dei maggiori candidati alla vittoria finale del Premio Strega, la tetralogia della misteriosa scrittrice Elena Ferrante(molte le ipotesi sulla sua vera identità). Il libro è corposo e affascinante e parla fondamentalmente di due donne apparentemente diversissime una dall'altra, ma legate a doppio filo e insieme agli excursus delle protagoniste Elena e Lina, nel libro ci sono spunti e digressioni notevoli a riguardo di Napoli, degli ultimi 50 anni di storia italiana e del cambiamento di usi e costumi odierni. Le due bimbe napoletane Elena e Lina , vissute nello stesso rione, adesso vengono analizzate come donne mature, madri, divorziate e con stili di vita diversi. Elena scrittrice affermata, vive a Firenze, ma s'innamora del rampante Nino e torna Napoli dove nascerà la sua terzogenità Imma; Lina intraprendente e intuitiva crea alla fine degli anni 70, inizio 80, a Napoli una delle prime ditte che si occupano di computer, nello stesso periodo in cui Elena è incinta di Imma anche Lina scopre di aspettare una bimba, Tina, dal suo nuovo compagno Enzo. Le vite di queste inseparabili amiche si rinsaldano, intanto le protagoniste del romanzo s'imbattono su piani diversi con i problemi di menage familiari allargati, per Elena all'inizio è dura riabituarsi ai ritmi di vita del rione, ma grazie alla vicinanza di Lina questo ritorno alle origini le porterà giovamento soprattutto da un punto di vista scrittorio, un po' meno nella tranquillità delle due figlie avute a Firenze.Intorno alla piccola Tina però vertono attenzioni e impressioni determinanti nell'ultima parte del romanzo. Sarebbe troppo lungo e meticoloso, e per me quasi impossibile, riassumere i mille spunti che questo testo dà, voglio concludere estrapolando un passaggio che mi ha particolarmente colpito.
Lina che rassicura Elena in merito al libro che quest'ultima sta per pubblicare in cui ci sono critiche feroci a personaggi influenti della malavita locale(pag 269):
..."""non dimenticarti mai che siamo esseri molto affollati,zeppi di fisica, astrofisica, biologia, religione, anima, borghesia, proletariato, , capitale, lavoro, profitto, politica, tantissime frasi armoniche, tantissime disarmoniche, il caos dentro e il caos fuori. Per cui calmati, esclamò ridendo Lina , che vuoi che siano i Solara. Il tuo romanzo è andato: l'hai scritto, l'hai riscritto, stare qui evidentemente ti è servito a renderlo più vero però ora è la fuori e non te lo puoi più riprendere"""..
Bello spaccato di vita personale e di storie parallele che s'intersecano molto bene, consigliato