Dettagli Recensione

 
Il regno degli amici
 
Il regno degli amici 2015-04-15 04:08:16 Bruno Elpis
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    15 Aprile, 2015
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Cosa farò da grande?

“Il regno degli amici” è la tana, il covo, il punto di ritrovo nel quale Raul Montanari colloca le esperienze di quattro sedicenni, alle prese con i conflitti socio-interiori che deflagrano in una delle età più complicate del ciclo vitale: quell’adolescenza che è passata sotto la lente di scrittori in romanzi cosiddetti “di formazione” (“Ragazzo da parete” per citare uno degli ultimi da me commentati), e che nell’autore de “La perfezione” trova un esegeta affascinante e originale.

Nell’atmosfera urbana di un catapecchia abbandonata, che sorge sulla riva di un naviglio milanese, la creatività della comitiva mistifica la realtà del luogo fatiscente, che diviene teatro ove si consumano i riti trasgressivi della gioventù; per lo stesso sortilegio, la Martesana si trasforma in un paradiso acquatico ove fiorisce una ninfea (Valli, la ninfa pescatrice), la “gipsy” quattordicenne che materializza rivalità, sentimenti e pulsioni vivacizzate dalle tempeste ormonali.

Con sfumature nere, Raul Montanari rappresenta le dinamiche del branco, negli scontri tra bande rivali, delineando in rilievo le individualità di quattro protagonisti, a ciascuno dei quali dedica attenzioni creative e attribuisce spessore psicologico. Tra incontri ad alta gradazione alcolica e nelle alterazioni regalate da sostanze psicotrope, c’è spazio anche per i giochi. In uno di questi interludi, emergono sogni e prospettive: per il cerebrale Demo il giornalismo, per l’apollineo Fabiano l’officina meccanica, per l’analitico Ric Velardi l’investigazione, e per lo straniato e straniante Elia, detto il Profeta…
In questa girandola di aspettative, come non pensare alla saga di Arturo Bandini e a “La strada per Los Angeles”: “Tu leggi un sacco. Hai mai provato a scriverlo, un libro? Quello fu il momento. Decisi allora che volevo diventare uno scrittore”.
E come non pensare ai nostri sogni alterni di adolescenti?
Il registro narrativo del romanzo è ricco e movimentato: all’ondata dell’ironia segue il maroso drammatico. La risacca che ritma l’adolescenza sospinge il lettore verso l’epilogo retrospettivo, in una data transizionale potentemente simbolica: l’1 gennaio dell’anno 2000, la prova del nove per i dubbi esistenziali e le zone d’ombra proiettate sui ricordi de “Il regno degli amici”. A verificare come si è concretizzato il “cosa farò da grande” e a ricomporre i tasselli di una vicenda dolorosa del passato.

Con lo stile lucido e cristallino che lo contraddistingue (“Fabiano oggi era scintillante”), Raul Montanari appare, lui sì, proprio come Fabiano: scintillante.

Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
... le altre opere di Raul Montanari, in particolare "Il tempo dell'innocenza"
Trovi utile questa opinione? 
240
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Ciao Bruno. Bel commento. Vista la valutazione altissima ad un autore che non conosco, ti domando : come ti orienti sulla letteratura contemporanea e come fai a scovare capolavori?
Rollo Tommasi
16 Aprile, 2015
Ultimo aggiornamento:
16 Aprile, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Bel commento. Bello, a mio parere, il lato "nostalgico" della tua recensione, in controluce.
Bruno Elpis
16 Aprile, 2015
Ultimo aggiornamento:
16 Aprile, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Caro Emilio, Raul Montanari è al suo tredicesimo romanzo, credo di aver letto tutta la sua produzione narrativa, che ho spesso commentato anche qui, a qlibri. Se ricordi la mia risposta a una tua domanda in coda al commento di "Toscani innamorati" di Vauro Senesi, ecco, nell'ambito degli autori italiani contemporanei Montanari per me rappresenta uno "scrittore rifugio"... :-)

Caro Rollo, in fondo i titoli che scegliamo per i nostri commenti ben rappresentano l'inflessione che vogliamo imprimere alle parole ed esprimono l'idea conduttrice di uno o più pensieri che leghiamo a un libro, per farlo un po' nostro... :-)
Grazie per la risposta.
Ciao Bruno.
Segnalazione interessante e sempre attuale...
Pia
5 risultati - visualizzati 1 - 5

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Di bestia in bestia
I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Dimmi di te
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente