Dettagli Recensione
Più film che libro
Fausto Brizzi è regista, sceneggiatore e produttore cinematografico e da poco "improvvisato" scrittore; questo è il suo secondo romanzo.
Ho iniziato con questa premessa perché arrivata alla fine del libro, più che aver letto un buon libro, mi sembrava di aver letto il copione "o quasi" di una commedia all'italiana.
Brizzi con "Se mi vuoi bene" affronta una delle malattie più diffuse in Italia e non solo: la depressione.
Una malattia spesso sottovaluta da chi ti sta intorno, ma che nel depresso è devastante.
Questo, appunto, è quello che succede al protagonista, Diego Anastasi, avvocato di quarantasei anni, divorziato e soprattutto depresso.
Non voglio aggiungere altro sulla trama perché il romanzo è molto banale e prevedibile.
Per quanto riguarda il contenuto, come accennavo prima, l'argomento trattato è moto importante e delicato, ma la scelta dello scrittore mi ha lasciata un pò perplessa.
Capisco l'ironia e la leggerezza, lo sdrammatizzare, ma qui si esagera; troppa superficialità, non si analizzano fino in fondo gli stati d'animo dei personaggi e si passa da un argomento ad un altro voltando pagina.
Posso concludere con: Fausto Brizzi non è ancora riuscito bene a distinguere un libro da un film; avevo già letto di qualche perplessità sul suo primo libro che non ho letto e che dopo questo al momento non prendo in considerazione.
Al buon lettore serve di più, non solo perché è esigente, ma perché è consapevole.
Lo consiglio a chi cerca una lettura leggera, prevedibile e non impegnativa.
Buona lettura!
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penso che la tua recensione sia molto utile
Federica
Grazie per il commento.
Federica
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