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Non avevo capito niente, infatti questo libro non
Se fosse il primo libro che incontro a strizzare l'occhio al lettore cercando di fare il simpaticone seminando battutine a ogni piè sospeso, forse non sarei così netto nel mio giudizio. Purtroppo non lo è. Anzi, inizio a chiedermi che morbo stia colpendo molti scrittori italiani contemporanei che li spinge a tappezzare le loro storielle di battutine o giochi di parole troppo prossimi all'imbarazzante. Io non sono riuscito a finire il libro, che avevo comprato leggendo proprio le recensioni di Qlibri e che quindi ora voglio ripagare della stessa moneta, dicendo come stanno le cose secondo me. L'avvocato Maliconico è l'ennesimo personaggio che si affaccia sul mercato caratterizzato da un carattere a bassa autostima e spruzzatina di imbranataggine di cui l'autore si serve per bombardare chi legge di considerazioni omnidirezionali riguardanti ogni insignificante dettaglio della vita quotidiana. Lascia, nel leggerlo, un gusto rancido in bocca, come appunto se tramite l'avvocato mezza cartuccia che punta al fattore simpatia non centrando però neppure il pallone, l'autore gocciolasse abusivamente quelle che per lui devono essere personalissime e intelligenti perle di saggezza atte a spiegare a noi lettori capre brancolanti nel buio come funzioni in realtà il mondo, ed i rapporti uomo-donna. Riporto il paragrafo del libro dove mi sono arenato irrimediabilmente senza possibilità di procedere oltre "C'è una cancelleria in tribunale dove appena entri ti trovi sulla parete di fronte, piazzato in modo che non puoi perderlo, un avviso molto spiritoso, fatto al computer, di quegli avvisi fatti al computer che quando li vedi pensi quanto deve essersi sentito spiritoso, il tipo che li ha fatti, al centro del quale campeggia una sagoma di una testa umana, tipo manuale d'anatomia, dominata da una istruzione che recita: prima di aprire bocca, assicurarsi che il cervello sia acceso (una freccia tratteggiata esplicita, ondeggiando, il percorso fronte-cavità orale) "
Bene caro autore di 'Non avevo capito niente' , vorrei chiederlo io a te: quanto ti devi essere sentito tu spiritoso nello scrivere tale libro? Un libro farcito di considerazioni filosofiche sul nulla poggiate su un umorismo imbarazzante.
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