Dettagli Recensione
Gli Almaio
E’ il primo libro della Bignardi che leggo e ne sono rimasta incantata. Per lo stile, lento e morbido, che ricorda moltissimo il suo tono ed il suo timbro di voce. Ma soprattutto per la capacità che ha avuto, nel raccontare questa storia, di trasmettere calore a chi legge. O almeno è quello che ho sentito io. E’ il racconto della storia di una famiglia che ha conosciuto in un ragazzo giovane il fantasma della droga e della dipendenza. E’ la storia di un padre che non regge, di una madre che è forse un po’ in ombra e soprattutto di una sorella che si sente addosso un senso di colpa che forse ha senso di esistere o forse no. E’ la storia di una figlia, curiosa e buona. Ma soprattutto è la storia di una famiglia completa che ha un prima ed un dopo. Nel suo prima erano in quattro e non sapevano di essere felici e nel suo dopo non sono stati più niente. Questo prima e questo dopo mi ha scosso, perché è vero che a volte nella vita ci sono degli spartiacque, dati da dolori che segnano e che trasformano la nostra strada, è vero che nella vita delle famiglie ci sono segreti, che rendono più forti e più soli e che fanno soffrire soprattutto chi li porta. Sono pagine intrise di sentimenti e di ricordi di infanzia e giovinezza, raccontati con uno stile garbato e raffinato, tanto da sembrare un canto, così come sembra un canto il nome Almaio, che racchiude ed intreccia sorella e fratello.
Indicazioni utili
Commenti
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |
Ordina
|
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |