Dettagli Recensione

 
Le sultane
 
Le sultane 2015-03-05 15:47:38 mia77
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
mia77 Opinione inserita da mia77    05 Marzo, 2015
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Le sultane di Marilù Oliva

Incuriosita da una bella recensione letta su questo sito, ho deciso di leggere questo romanzo, ma a posteriori non lo rifarei. Riconosco alla scrittrice delle buone doti di scrittura, ma il libro non mi è piaciuto. È la storia di tre donne anziane che vivono nello stesso palazzo e che sono in un certo senso le regine dello stesso: ognuna con problemi tipici dell'età vetusta, si porta appresso i lutti e le disgrazie a cui la vita l'ha costretta. Come quasi tutte le persone anziane suscitano indifferenza nelle persone che vivono accanto a loro; è un po' come se fossero invisibili a un mondo perfetto, incarnato dalla gioventù, dalla salute e dagli eccessi. Alla fine ciascuna di loro rompe il tabù che la contraddistingue, sfidando il destino e ribaltando la propria esistenza. Raccontato così potrebbe essere molto interessante e ricco di spunti (e in alcune parti lo è), ma per il susseguirsi dei fatti realmente raccontati lo trovo in molti punti veramente eccessivo e nauseante. Non scatena in me nessun tipo di riso o di divertimento, ma solo pietà verso la loro disperazione.
Voglio, però, sottolineare un paio di frasi che mi sono piaciute:
"... da giovane non te ne accorgi, ti illudi che sia ancora tutto possibile, perché idealmente puoi fantasticare di insaziabili orizzonti"; "la vecchiaia mi ha insegnato che le occasioni perdute difficilmente ritornano".
A chi è indeciso sul da farsi, non lo consiglio.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
160
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

La parte conclusiva della tua recensione mi ha fatto ripensare fortemente ad un incipit che ho molto amato; costruito a partire proprio dal rapporto fra giovinezza e maturità disillusa.

«Cosa resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani? Niente, neppure una reminiscenza. Il peggio, una volta sperimentato, si riduce col tempo a un risolino di stupore, stupore di essercela presa per così poco, e anch'io ho creduto fatale quanto poi si è rivelato letale solo per la noia che mi viene a pensarci. A pezzi o interi non si continua a vivere ugualmente scissi? E le angosce di un tempo ci appaiono come mondi talmente lontani da noi, oggi, che ci sembra inverosimile aver potuto abitarli in passato.»

Non so se leggerò il libro, ma ti ringrazio per avere evocato un mio ricordo assopito.
Un saluto, Loris
In risposta ad un precedente commento
mia77
07 Marzo, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie a te per il commento. Sono felice di aver risvegliato un ricordo lontano. Mia
2 risultati - visualizzati 1 - 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Di bestia in bestia
I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Dimmi di te
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente