Dettagli Recensione
Solo se
Versilia – Forte dei Marmi.
Il mare, le ville dei nuovi ricchi russi, l’atmosfera del paesaggio marino fuori stagione.
Protagonisti il quarantenne Sandro e i suoi amici, tutti inesorabilmente fuori stagione. Vivono di espedienti - Sandro fa il supplente solo per audacia materna - e rappresentano una generazione fallita.
Serena, altra quarantenne, madre di due figli è la declinazione al femminile.
I ragazzi, compreso un bielorusso reduce da Chernobyl, hanno invece chi per un verso chi per un altro caratteristiche che dovrebbero richiamare la diversità: Luna è albina, Luca ha doti intellettive e caratteriali straordinarie, Zot ha un passato e un presente fuori dal comune.
Il mare porta nelle loro vite le onde e unisce i loro destini.
Ho letto faticosamente tutto il romanzo la cui trama cerca di intrecciare i fili di queste esistenze attraverso un alternarsi di punti di vista che riescono veramente genuini solo, a mio parere, nell’ottica maschile di Sandro. Il linguaggio è scurrile e accompagna il vuoto delle esistenze tristi e meschine rappresentate, la lingua italiana è l’abdicazione della norma a favore della lingua parlata caratterizzata da negazione assoluta del modo congiuntivo, da risoluzione di ogni subordinata affidata al che completivo e da un lessico di base.
Ho apprezzato l’ironia dell’autore nella rappresentazione di tale realtà e confesso che mi ha strappato qualche sorriso, non ho apprezzato invece le deboli metafore (dall’onda in giù) che reggerebbero l’impianto e in effetti non ho colto proprio l’impianto narrativo in sé, non ho nemmeno amato i personaggi.
Ne consiglio la lettura solo se:
- si ama Genovesi
- si cerca una lettura scanzonata
- si apprezza un’ironia pungente, alternativa
- ci si ritiene uno spirito libero.
Non mi ci ritrovo affatto ma ciò non toglie che per altri lettori potrebbe essere una lettura gradevole.
Indicazioni utili
- sì
- no
Commenti
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In più non ho ancora focalizzato dove vuole andare a parare.. Mah -.-'
intanto giunge notizia di una candidatura al Premio Strega 2015. Non nascondo la mia perplessità...
Ma con il marketing si vende di tutto purtroppo. Anche io sono perplesso!
Confesso di avere faticato a leggerlo, chissà se piacerà a qualcuno. Per ora ribadisco il "solo se", più del tuo NEANCHE SE. Grata del commento ti saluto.
Laura
Purtroppo tante volte il marketing delle case editrici spinge un libro e lo presenta con qualità superiori rispetto a quelle reali, inoltre è candidato allo Strega. Premesso che ogni lettore legge quello a cui è più interessato, se 50 sfumature di grigio ha avuto tanto successo, non mi meraviglierei se anche Chi manda le onde possa eventualmente piacere. Si chiama 'persuasione occulta' in termini pubblicitari. Solo i lettori attenti riescono ad andare oltre il messaggio pubblicitario. Purtroppo anche il mondo dei libri è dominato dalle regole di mercato: l'arte di vendere che hanno alcuni scrittori si chiama 'costruzione di immagine'. Mi sei simpatico come scrittore allora mi piace anche il tuo libro. E' un fenomeno che sto notando sempre più spesso a danno della buona lettura e dire anche della letteratura. Grazie Laura.
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