Dettagli Recensione
Veleno e Donatella
Un amore controverso ed eterno, nato nei banchi delle scuole medie tra Francesco, tredicenne detto Veleno, e la sua insegnante Donatella. L'autore è abile a fare un resoconto di quello che prova Veleno dai tempi delle medie fino all'età adulta, il tutto ambientato in Puglia, con riferimenti paesaggistici, linguistici e di usi e costumi locali molto belli. I due spasimanti vengono colti in "flagranza di reato" durante una pausa delle lezioni e sia che per Veleno, e soprattutto per Donatella, sono momenti molto duri, infatti per quest'ultima si spalancano addirittura le porte del carcere. Ma Francesco sa aspettare e ogni istante della sua vita, prima di reincontrare Donatella, è intriso di poesia e struggimento nei confronti della sua vecchia fiamma. Si alternano nelle pagine altri personaggi molto importanti in tutto il racconto, che non si possono tralasciare, come Nappi amico d'infanzia di Veleno, o Walter considerato il playboy del paese costretto sulla sedia a rotelle a causa di un incidente o Pippo l'assistente sociale sia di Veleno che di Walter. Concludo estrapolando un passaggio relativo ad un giorno in cui Francesco, detto veleno, sentiva forte il desiderio di esternare il suo legame per Donatella, e lo fa scrivendo sulla lavagna dell'aula delle scuole medie:
"Proibitemi di amarla e l'amerò per sempre
Scrissi questa frase sulla lavagna pulita alla fine dell'ultima ora. Un gesto che non avevo meditato ed era arrivato da una zona incontrollabile di me. La lavagna è un buco nero, ho passato ore a guardarci dentro con l'attesa di esserne risucchiato. La mia vita è sempre stata l'osservazione di un abisso"
Bello