Dettagli Recensione
Romanzo di formazione da manuale
L’autore applica alla perfezione la formula del romanzo di formazione, compreso il ruolo di guida di Beatrice, lontana emula di quella amata da Dante. Ben scritto, evita la trappola del giovanilismo e dello scimmiottamento piacione del linguaggio dei ragazzi. Forse per questo (o per i pochi anni trascorsi dalla sua pubblicazione) risultà già un po’ datato (chi usa più gli SMS? E poi il T9, chi si ricorda più cos’era?), così che mi chiedo se eserciti un appeal maggiore sugli adolescenti o sui professori che cercano di svecchiare le proprie letture … A proposito, ho trovato insopportabile la figura del Sognatore, il supplente di filosofia volenteroso e velleitario che invita i suoi alunni ad inseguire i loro sogni raccontando apologhi che Vecchioni va propinando ai concerti da vent’anni … Debolezza scusabile, ma quella del professore “maestro di vita” sospetto che sia più una proiezione nostra che un bisogno dei ragazzi, che a sognare sono bravissimi da soli!