Dettagli Recensione
Varianti
Il romanzo d’esordio di Mauresing, apparso nel 1993, è esso stesso una variante.
Il titolo sta a nominare una mossa messa a punto in un preciso momento storico e in un preciso luogo da un maestro di scacchi. Rappresenta inoltre un corollario dell’intima essenza del gioco che, fin dal sua nascita, pare sia stato strettamente legato alla perdita della ragione evolvendosi poi in un stretto sodalizio con la morte.
È una variante in sé perché il romanzo gioca sull’impianto narrativo de “ La novella degli scacchi “di Stefan Zweig arricchendosi però di altre citazioni letterarie da “Il mercante di Venezia” in su e di un epilogo storico che la novella dell’austriaco non avrebbe potuto narrare per una questione meramente cronologica. In realtà le numerose somiglianze (gioco come morte, gioco come dipendenza, gioco come riscatto, astensione forzata dal gioco, scacchiera realizzata con materiali di recupero, l’ uso della tecnica del flashback, l’ariano contrapposto all’ebreo...) tendono via via ad assumere una loro originalità ben studiata nell’economia generale del romanzo.
La storia è quella di un omicidio-suicidio in seguito ad una partita a scacchi giocata in differita e nella quale un giocatore ne rappresenta un altro. La Storia è una partita a scacchi e viceversa la partita a scacchi è una storia. Il gioco ammette la patta per concessione , la Storia si nutre di sconfitti e il romanzo mette in equilibrio vinti e vincitori con una vendetta lenta come una mossa delle più studiate.
Il romanzo è gradevole, interessante anche per chi non ha mai giocato, ha il potere di rappresentare i simbolismi connessi a questa pratica, di richiamare grandi nomi e di rappresentare un periodo storico preciso.
L’ho trovato meno incisivo rispetto alla novella di Zweig nella capacità di indagare e rappresentare la psiche umana e frettoloso nell’ultima parte dove avrei gradito una rappresentazione più incisiva a livello emotivo. Complessivamente un buon libro da apprezzare e da conoscere.
Indicazioni utili
ZWEIG
Commenti
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Io ho letto il libro tempo fa, e nell'immediato mi era piaciuto discretamente. Ora, a distanza e con la dovuta sedimentazione, devo dire di averlo parecchio ridimensionato : ne avverto ancora la sensazione di artificio, ben costruito ma con scarsa autenticità. Pur amando molto le riletture, questo è un libro che non rileggerei proprio.
Ferruccio
Amo Zweig ma la novella in questione la devo ancora leggere.
a suo tempo il romanzo di Maurensig mi piacque ma possedendo altri termini di paragone talora i giudizi mutano..
ti farò sapere, grazie laura
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Saluti
Riccardo