Dettagli Recensione
Terre rare di Sandro Veronesi
Vuole essere quasi un viaggio dentro sé stessi questo romanzo di Sandro Veronesi (ultimo della serie su Pietro Paladini). Un romanzo che non mi ha particolarmente colpita, anzi: in alcune parti ma ha persino annoiata. Il linguaggio è quotidiano, semplice e fluido, anche se in alcune parti un po' scurrile (ma lo avevamo già notato in Caos Calmo). Un Paladini attivo, vivo e non immobile, a cui succedono un gran numero di guai, che hanno il compito di riportarlo al fulcro di sé. Lo fanno indagare sui suoi veri sentimenti e sui suoi desideri, riportando la sua vita a Milano, pronta per essere vissuta, forse, per la prima volta. La figlia Claudia ormai è maggiorenne e vuole vivere la propria vita lontana dal padre che, pur avendo sacrificato molti anni della propria vita a farle da padre e da madre, l'ha fatta molto soffrire. Nel romanzo troviamo il declino della ricchezza del mondo occidentale, la nostra dipendenza da internet e dai cellulari, la continua crescita di comportamenti anti-etici e amorali come comportamenti diffusi. Insomma: solo la messa in primo piano dell'amore, quello vero, può salvarci dall'imbarbarimento al quale siamo sottoposti, ogni giorno della nostra vita. Anche se, a mio avviso, non è il romanzo dell'anno, probabilmente merita di essere letto, almeno dai lettori di Caos Calmo, che vedranno le nuove avventure di Pietro Paladini.
La frase che mi ha maggiormente colpita è : "È l'occasione che genera il desiderio..."
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