Dettagli Recensione

 
Cattivi
 
Cattivi 2015-02-02 18:37:51 FrankMoles
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
FrankMoles Opinione inserita da FrankMoles    02 Febbraio, 2015
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Buio

"Avevo ventisette anni. Per ventiquattro nel mondo. Poi sette mesi nel fianco della montagna con la Principessa del caffè. Tre mesi di nuovo fuori, a trasportar cose, poi due anni e due mesi da solo."
Chi scrive è un carcerato, condannato all'ergastolo per aver tenuto sotto sequestro una giovane donna e per aver poi ucciso in carcere una guardia. Anonimo; a chi importa il suo nome? Non è che un uomo, o forse neanche più quello, perchè la prigione e l'isolamento annullano la vita. In un lungo flusso di coscienza, il protagonista-narratore ripercorre i giorni tutti uguali del carcere, dando voce a pensieri straordinariamente lontani dalla quotidianità, ma straordinariamente umani. Ci si aspetta di trovare dei "cattivi", ma entrando nel mondo descritto dal protagonista lo scarto col reale si fa sempre più marcato, tanto da indurre il lettore a riconsiderare i giudizi verso questo. Buono e cattivo non esistono, o almeno non come li conosciamo. La narrazione attraversa i momenti cruciali della vita del carcere: il ritorno con la mente alle azioni commesse e alle proprie vittime, i difficili rapporti con carcerati e carcerieri, la solitudine interiore e l'assenza d'intimità, l'attaccamento alle cose, ai pensieri e ai dolori, la speranza nel futuro. Il narratore scava a fondo nella sua coscienza, descrivendo senza filtri i pensieri che percorrono la sua mente nel tempo senza fine dell'ergastolo.

"Fuori c’è un sacco di gente che dopo i cinquant’anni si ammazza, perché ha capito che il mondo non si aspetta piú niente da loro. Tolto l’eredità, forse. Qui invece col fine pena a sessant’anni pensi di avere ancora tutto da fare. Di poter diventare astronauta, ballerino, imprenditore. Perché dietro hai poco. Come se le cose della vita stessero in un sacco, dove non puoi vedere, ma senti che pesa e comunque, se hai tirato fuori cosí poco, qualcosa dev’esserci rimasto. Tutta la vita non consumata dev’essersi conservata, in qualche modo, da qualche parte. Dovrà arrivare. Non può essere evaporata semplicemente passeggiando, dormendo. "

Decisamente un'intuizione originale e dal notevole potenziale quella dell'autore; unico piccolo neo il linguaggio, forse troppo monocorde, ma d'altronde funzionale a riprodurre il continuo circolo e ricircolo dei pensieri di un carcerato.
Certo, l'impatto del lettore col nuovo mondo non è facile: il lettore all'inizio si sente quasi spaesato, in un ambiente irreale, ma man mano che si procede il libro si rivela un crescendo d'emozioni, tanto che, girata l'ultima pagina, forte sarà la sensazione di aver concluso un viaggio e di esser uscito da un freddo buio.

Trovi utile questa opinione? 
270
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Tema molto delicato quello che ci presenti..... Ho un parente in carcere, per una grave colpa.... Non ritengo che la prigione e l'isolamento in se annullino la vita (come dici tu), possono essere preziosi strumenti di redenzione e pentimento.... Ma non sempre succede.... Nel caso personale, l'uomo non intende cambiare, non intende fare ammenda e quando e se uscirà, sarà sicuramente una persona peggiore di quella che è entrata, non per colpa del carcere e della vita che si svolge al suo interno... L'inferno spesso viene creato da chi è malvagio nel profondo, e nel male ci sguazza, ci si riconosce e vive per compierlo... Provo pena per chi non è in grado di rendersi conto del grande dono che è la vita, per chi getta al vento tutto, a partire dagli affetti...... Ogni situazione è qualcosa di unico, non si può generalizzare, mai..., non intendo fare la parte del boia, ma nemmeno far passare ogni carcerato come una potenziale vittima del sistema. Molto più frequentemente di quello che ci possiamo immaginare c'è chi sceglie ogni giorno il male, ed in qualche modo bisogna pur dare uno stop a queste azioni perpetrate....
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
03 Febbraio, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Sono d'accordo con te.
In risposta ad un precedente commento
GLICINE
03 Febbraio, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
se ti riferisci a quello che ho scritto io grazie Cristina, davvero con il cuore. Se ho sbagliato ad intendere scusami....
In risposta ad un precedente commento
FrankMoles
03 Febbraio, 2015
Ultimo aggiornamento:
03 Febbraio, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
@Glicine Mi dispiace molto per il tuo caso personale. Sono completamente d'accordo con ciò che hai detto, infatti non facevo assolutamente "apologia dei carcerati"; naturalmente ciò che ho scritto su solitudine e isolamento è riferito al caso particolare descritto nel libro, che, come ho scritto, sembra catapultare in una dimensione nuova e lontana, in situazioni e pseudo-valori, dalla nostra quotidianità "normale", tanto da paralizzare qualsiasi giudizio morale da parte dell'autore e del lettore (almeno nel mio caso). Ma una volta usciti da questo mondo, bene e male rimangono distinti e il male non può esser mai giustificato
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
04 Febbraio, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Sì, Francesca, era la risposta al tuo commento. Ciao :-)
5 risultati - visualizzati 1 - 5

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Di bestia in bestia
I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Dimmi di te
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente