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Il senso analitico di Braggadocio
Ironico, sarcastico e originale sono gli aggettivi che riassumono quello che ho percepito di questo romanzo di Eco. Il sarcasmo è complesso da esprimere in forma scritta, ma la maestria di Eco permette di restituire questa forma retorica in maniera molto convincente.
La storia in se è semplice: una finta redazione messa in piedi con redattori e giornalisti fra i più strani e “falliti” in circolazione, lo scopo creare un quotidiano fatto di tanti numeri 0, tante notizie-dossier, notizie che non dicano solo l’accaduto ma che vadano oltre per raccontarne gli sviluppi.
La storia è ambientata nei primi anni 90, da sfondo ci sono tutti i fatti realmente accaduti nel nostro paese in quel periodo. La storia d’Italia dalla seconda guerra mondiale fino ai tempi moderni riassunta e ovviamente rivista ai fini narrativi.
Mussolini, il fascismo e improbabili legami fra servizi segreti italiani ed esteri, Vaticano e poteri forti, ho scritto improbabili perché per quello che è dato sapere ai più la storia narrata è solo una supposizione romanzata, ma siamo veramente certi che quella che conosciamo sia la verità?
Il libro credo intenda proprio minare queste convinzioni, puntare il dito contro il nostro sistema giornalistico e informativo, vuole denunciare le logiche che spingono a scrivere determinate notizie e nasconderne altre, se non peggio scrivere notizie che nascondano altro.
Gli interessi e i poteri forti comandano l’informazione pilotandola a proprio vantaggio, la notizia dovrebbe essere un fotografia oggettiva di un fatto realmente accaduto, tutto il resto è opinione, è narrativa e altro fuorché notizia.
Eco vuole denunciare un costume comune di accettare per dato di fatto qualsiasi notizia, qualsiasi informazione ci viene fornita come vera, vuol dire la sua sul sistema Italia, ormai logoro e corrotto a tal punto che non è possibile rimediare, una continua arte dell’arrangiarsi, che aiuta nei momenti difficili, ma non da nessuna visibilità per il futuro.
Tutta la storia è ben organizzata, è molto bella l’idea, a mio avviso originale, mi piace il procedere di Braggadocio, analitico e critico, vuole approfondire gli eventi, vuole vederci chiaro, nella sua spacconeria c’è forse un desiderio di notorietà, di grandezza, ma potrebbe essere questo il vero giornalismo?
Un bel libro con un messaggio forte ed attuale, bravo Eco a rendere efficaci i personaggi, a restituire quel senso di amaro sarcasmo che evidentemente gli brucia dentro e che credo debba bruciare un po’ di più in ognuno di noi.
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Commenti
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Saluti
Riccardo.
Devo dire che il tema trattato dal libro, pur encomiabile in sé, non mi alletta.
Certo gli interessi e i gusti sono personali, e per leggere un libro deve attirarci pur qualcosa, altrimenti è un peso e non un piacere.
Saluti.
Riccardo
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