Dettagli Recensione
Un imbroglione, un pescatore di uomini
La scena si svolge presso le cascate del Niagara, dove nel 1902 Smith e Wesson si incontrano per la prima volta e formano un improbabile duo. A stravolgere tanto la loro permanenza alle cascate quanto le loro vite è l’arrivo della giornalista Rachel Green, decisa a buttarsi in un’impresa eclatante e pericolosa.
Alessandro Baricco è uno di quegli scrittori che o si amano o si odiano. Ho letto, o meglio divorato, tutti i suoi libri, per cui credo sia facile intuire la mia posizione riguardo questo scrittore. Tuttavia, a dispetto del mio grande amore per lui, due o tre libri mi hanno delusa, ma Smith&Wesson non rientra tra questi.
All’inizio ho parlato di scena perché Smith&Wesson è una sceneggiatura teatrale vera e propria, sebbene lo stile semplice ed essenziale e i personaggi un po’ strambi, a tratti profondi, la rendono particolare e insolita.
Due sono le pecche che ho trovato in questo libro:
1) la trama, forse eccessivamente semplice, ma nonostante questo per qualche strana abilità Baricco riesce sempre ad evitare la banalità;
2) l’ eccessiva brevità: se dovessi definire Smith&Wesson con una parola, questa sarebbe effimero. E’ una caratteristica che ricorre in tutti gli scritti di Baricco, ma in questa sceneggiatura più di tutti gli altri. E’ una storia che scorre via, come se ti sfuggisse dalle mani, ma non è per forza detto che sia una cosa negativa.
A tratti quasi comico, a tratti commovente, a volte triste, se siete amanti di Baricco questo libro non vi deluderà di certo. Se non avete mai letto questo scrittore, Smith&Wesson è un buon libro per iniziare a farlo, con la consapevolezza che, come per tutti i suoi libri, i personaggi che lo popolano e le loro azioni sono a volte astratte, quasi incomprensibili, sospesi tra la nostra dimensione e un’altra che ci sfugge.
Indicazioni utili
Commenti
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |
Ordina
|
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |