Dettagli Recensione
Una vicenda interiormente intricata
L’autrice, Vicentina, è attualmente dirigente scolastica a Rovereto, avendo conseguito la laurea in filosofia e teologia. Con questo libro è stata finalista del Premio Strega nel 2011.
La matrice cattolico-teologica risulta a prima vista dal linguaggio, ma poi si dissolve in una vicenda piuttosto intrigante: la storia di una donna brutta, ma proprio brutta, tanto da risultare imbarazzante per i suoi familiari e isolata dai suoi compagni di scuola. Solo la zia, prima, e una compagna, poi, si curano di lei; mentre la madre, che dopo la sua nascita è piombata in una crisi depressiva senza sbocco, finisce per suicidarsi. Malgrado questo e malgrado subisca a scuola un pesante atto di bullismo dai compagni, la storia della giovane ha una svolta quando comincia a mettere in pratica le sue eccezionali doti musicali, che le consentono di diventare ricca e famosa. Grazie al suo maestro di musica conosce una signora anziana, apparentemente malata di Alzheimer, ma in realtà pienamente consapevole di sé e degli altri, che la mette sulla strada della scoperta del mistero che sta dietro alla morte della madre, liberandola anche dall’angoscia di essere stata lei la causa della sua malattia. Inoltre, anche l’aspetto cambia: grazie a delle cure di chirurgia plastica riesce a migliorare anche il suo aspetto fisico.
Un lieto fine di una vicenda interiormente intricata e perciò avvincente.