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Presepi saccheggiati
Mauro Corona è uno scrittore sempre molto molto particolare, a modo suo un “poeta che grida” e più lo leggo, più ne rimango affascinata. Lui di sé dice che è un po’ balordo e forse un po’ è vero. L’ho pensato quando ho letto la dedica del libro, niente meno che al Papa. E la storia raccontata svela il perché di questa dedica. Si snoda come una favola che racconta l’evento della sparizione da tutti i presepi del mondo del Bambin Gesù. Ma la scrittura non è fiabesca, è graffiante, condita di piccoli intermezzi che sono rimandi a vicende molto attuali, come il punto di vista degli esperti di Bruxelles, le trasmissioni tv con i plastici, i naufragi delle navi. Ma il culmine del libro è la lettera misteriosa, lasciata in ogni casa, in una busta nera e letta in una diretta tv, lettera che è un grido contro un mondo ottuso e feroce, che ha dimenticato il volto di Gesù ed il significato del suo essere venuto al mondo. Splendido il finale, che svela il perché del titolo. Splendida la copertina, che racchiude in una palla di vetro un lago, ovvero un pezzo di quello che è il mondo che penso quest’autore ami di più.
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Commenti
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Io non conosco l'autore (anche se ne ho molto sentito parlare). E' il caso di cominciare da questo libro ?
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Da come hai descritto questo romanzo mi è venuta voglia di leggerlo.
Complimenti
Saluti