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L'istinto del lupo
 
L'istinto del lupo 2014-12-15 21:30:48 ant
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
ant Opinione inserita da ant    15 Dicembre, 2014
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scelte di vita

Un ragazzo bene di Roma, prossimo alla maturità classica, se ne va in giro col suo cane (di razza) per le periferie della capitale ed ecco che incontra la persona cruciale della sua giovane vita...un barbone!
Da questo momento in poi del testo,
il feeling tra il ragazzino sprovveduto e beneducato con l'uomo scafato e sgamato ad ogni asprezza della vita è incredibile.
L'abilità dello scrittore(mi ha entusiasmato veramente) di avvolgere il lettore e farlo appassionare alle vicende narrate è sorprendente.
Nei primi paragrafi c'è il tira e molla morale di Lupo (il protagonista) sul se abbandonarsi completamente o meno alla vita randagia di Tamoa(il barbone carismatico), infatti pur frequentando oramai assiduamente le baracche periferiche poste nei pressi del Tevere, Lupo all'esame di maturità ci tiene e con peripezie varie riesce anche a spuntare un 60(libro ambientato negli anni 70).
Dopo la maturità, oltrepassa la fatidica soglia e...
mentendo ai facoltosi genitori, finge di partire x la Grecia x una vacanza premio,
invece entra a pieno titolo nella vita da clochard.
Qui il romanzo entra nel vivo, si susseguono inumerevoli avventure e disavventure
ma la traccia fondamentale che ci lascia lo scrittore è che il ragazzo, apparentemente agiato e pronto ad affrontare la vita per far parte della classe dominante, rifiuta le certezze offerte dalla sua famiglia
per abbracciare le tesi mistiche e suggestive del suo migliore amico.
Come lo affascina Tamoa a Lupo?
Con la forza della saggezza
prima gli smonta tutte le sue sovrastrutture
(notevolissimi i discorsi in cui Tamoa invita Lupo a non puntare tutto sulla forza fisica , ma sull'intuito e la pazienza)
poi gli mostra, forse x la prima volta in vita sua quello che vuol dire soffrire e vivere per gli altri.
L'unione è fortissima, si alternano nel romanzo passeggiate di chilometri per cercare rifugi di fortuna, a sc a z z o ttate leggendarie per difendere i rifugi stessi.
Per tenere incollato il lettore alle vicende, lo scittore s'inventa la sparizione di Tamoa e la ricerca spasmodica di Lupo sulle sue tracce
qui veramente succede di tutto, non vi dico altro...
Un libro che veramente mi ha sorpreso per scorrevolezza e intensità delle storie narrate, per la crudezza di alcuni passaggi, e per le verità sulla quotidianità, non nascoste da giri di parole, ma espresse in maniera netta.
Personaggio chiave del libro risulta essere anche Parvati, donna affascinante e molto disinibita che aiuterà Lupo a far chiarezza sulla vera identità di Tamoa.
Sembra una favolona,un pò Pinocchio anche,
ma chissà quante persone che vivono sul ciglio della strada
non siano dei simil Tamoa o dei simil Lupo,
questo mi ha fatto molto riflettere.
Per chi vuole immergersi in una bella storia ricca di umanità
libro consigliatissimo

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