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ARTE E TRADIZIONE CRIMINALE
E’ possibile considerare il crimine e la violenza una forma d’arte e una tradizione da tramandare?
A quanto pare leggendo questo libro il messaggio di fondo è proprio questo. A cavallo tra biografia e romanzo questo libro racconta la vita di un ragazzo siberiano e del suo “clan” all’interno di una comunità criminale siberiana. La violenza e la crudeltà è ampiamente descritta in combattimenti, imboscate e risse. L’autore utilizza un linguaggio semplice e crudo per descrivere quello che, a detta sua, è la sua storia, dall’infanzia alla post adolescenza.
La bravura dell’autore sta nel descrivere la tradizione criminale siberiana, l’odio e la ribellione contro l’ordine costituito e di presentarla quasi come un atteggiamento necessario, indispensabile da non condannare, ovviamente non approvo nessuna forma di violenza, ma il fatto che riesca a far riflettere è, a mio avviso, lodevole.
La cultura e il simbolismo dietro i tatuaggi siberiani sono a mio avviso affascinanti e lo scrittore riesce bene a trasmettere tutto il loro mistero e fascino. Nel libro: “Storie sulla pelle” approfondisce l’argomento raccontando storie in cui il protagonista si avvicina all’arte del tatuaggio siberiano diventando tatuatore a sua volta.
Interessante, in Educazione siberiana, la cultura e la tradizione che viene raccontata, bravo a mio avviso l’autore nel descrivere scene di vita quotidiana e tradizioni di questo popolo a me sconosciuto.
Un libro da leggere a mio avviso nonostante la sua crudezza e la possibilità che racconti fatti inventanti o semplicemente ispirati a racconti sentiti dallo scrittore.