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La voce degli uomini freddi
 
La voce degli uomini freddi 2014-12-01 09:21:04 charles
Voto medio 
 
1.3
Stile 
 
1.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
1.0
charles Opinione inserita da charles    01 Dicembre, 2014
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uno scivolone per il vecchio Mauro.

sono un "fan" di Mauro Corona fin dagli inizi in cui era solo un "povero" arrampicatore nelle falesie di Erto; più volte lo ho "difeso" nei forum e blog dove a più voci lo si accusava di essere un moralista piuttosto che un modesto scrittore. Ho più volte condiviso il suo pensiero.
Fatta questa premessa, capirete con quanta delusione arrivo a recensire questo libro.
Sono schietto, come forse anche Mauro suggerirebbe: questo libro è buono forse per la stufa viste le dimensioni, e poco altro.
La sinossi è ridicola, sta in due righe: un paese dove nevica sempre e la popolazioni si batte per sopravvivere. Non esagero se dico che questo concetto è ripetuto per 235 pagine.
Corona prova a mescolare la minestra inserendo delle trovate letterarie che a me risultanto talmente naif da suonare più comiche che romantiche:
- le api bianche che fanno il miele bianco per via della neve.
- il girotondo con le mani impastricciate di miele.
- la gente che quando muore diventa calda e scioglie la neve (ahahahh)
- la grotta della memoria dove incidono i loro racconti in stile paleolitico
- le idee da mentecatti di questi popolani che si accoppiano in conche di neve (ma quando mai) e pensano che concentrandosi si possa volare. Addirittura in un capitolo vi sono due che parlano telepaticamente.
- alberi che fanno la musica e altre castronerie inventate da Corona tanto per fare "magico"...non accorgendosi che invece fanno ridere, e nulla hanno a che vedere con la vita semplice e dura dei contadini di alta montagna (che conosco bene, e anche Mauro conosce bene..solo che qui voleva vendere alla gente di città...mica fesso).

Davvero, suona come un racconto scritto da un bimbo di terza media.
Forse sarà la neve? ma tutto manca di profondità. Non esistono personaggi, quindi si fatica a trovare empatia con questo popolo che non sorride mai (anche qui...ma dai Mauro...); non suscita alcun sentimento...ne commozione ne malinconia...nulla...una lettura sterile e vacua come una parete liscia senza appigli. Ogni tanto trova una figura retorica o una similitudine azzeccata, ma in tal caso la ripete costante per almeno dieci passaggi (qualcuno ha notato "la neve che graffia come artigli"?).

Mi chiedo come diavolo abbia fatto ad arrivare in finale al premio Campiello..santa Mondadori evidentemente....e anche mi chiedo dove siano gli editor su questi lavori. Poteva stare tranquillamente in un libro di racconti, segando tutte le parti veramente e pesantemente inutili. La cosa bella è che pur essendo lungo, non lascia nulla..!

Potrei continuare a lungo...ne avrei da dire quasi su ogni pagina. Mi fermo qui per rispetto ad uno scrittore che ho amato. Certamente è finita un'era, e Una lacrima color turchese mi pare il degno prosecuo pre Natalizio.

Auguri a chi piace, spero Mauro questo sia un arrivederci e non un addio.

Carlo

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Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
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Carlo, complimenti per la bella e interessante stroncatura.
Non ho letto nulla dell'autore. Con quali libri cominciare ?
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Pia Sgarbossa
01 Dicembre, 2014
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Charles, mi piace il modo con cui hai saputo rendere il tuo disappunto, devo dire sempre con rispetto ed io rispetto il tuo di pensiero. Ho letto il tuo rammarico e lo capisco e mi dispiace. Io di Corona ho letto "Storie del vecchio bosco" e devo dire che tali racconti hanno avuto un bel successo tra i miei ragazzi a scuola, e sto parlando di alunni di scuola primaria.
Quindi che dire...spiace anche a me..ma succede...si, speriamo che l'autore sappia ancora regalarci buone proposte come in passato.
Pia
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charles
03 Dicembre, 2014
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Ciao Emilio! grazie a te per il commento!
io ho amato molto "le voci del bosco" che è un po' un'introduzione al mondo di Mauro Corona; molto particolare, trovi diverse recensioni in rete; bel libretto da leggere e tenere con piacere in libreria.
Altrimenti ho apprezzato molto "nel legno e nella pietra", 99 racconti brevissimi, ti tiene incollato alla sedia. Davvero pane per l'anima.
Brav'uomo Corona...non per niente ha estimatori fedeli e cari. Forse per questo fa male quando acquisti un libro con tante aspettative che poi vanno invero un po' deluse...! ma diamogli fiducia!
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charles
03 Dicembre, 2014
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Ciao Pia! sono d'accordo con te!
Io voglio bene a Corona e so che ha tante storie sincere da raccontare. Capisco anche che fare lo scrittore di mestiere, ed al suo livello, imponga anche di fare scelte. Chissà quanti "cialtroni" avrà vicino a lui!
Ti stimo perchè hai fatto conoscere queste opera nella tua scuola, credo siano un bello spunto educativo e di riflessione (Corona è tutt'altro che un santo, ma ci siamo capiti).
Brava! tanti auguri per la tua carriera di insegnante (Che invidio un po'!)
ciao carlo
In risposta ad un precedente commento
Pia Sgarbossa
04 Dicembre, 2014
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Grazie Carlo, grazie davvero...
Pia
5 risultati - visualizzati 1 - 5

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