Dettagli Recensione
Le opinioni di chi non sa cosa ha letto
L'ho letto una domenica, un po' al mattino, un po' alla sera - con quattro ore di lavoro, nel pomeriggio, a inframezzarlo. Mi è scivolato via come una bottiglia di limoncello con gli amici. Bicchiere dopo bicchiere divertente, malizioso; senso di vomito, sì, e sentire la fronte che diventa calda. Finisce che hai solo voglia di bere tanta acqua, e di affogarlo un po'.
E' un libro difficile, il finale lo sto ancora cercando da qualche parte. Non l'ho accettato completamente, e mi avrebbe fatto bene leggere qualche altra opinione, così pensavo. Sono finito su questo sito.
Mi dispiace constatare quanti soloni sollevino la bacchetta per tacciare l'autore di esagerazione, di pressapochismo, di vaghezza, e di tanti altri insulti che, a mio parere, sono fuori luogo.
Certo è che Baricco non fa nulla per farsi apprezzare ai più, nonostante quel che si dice abitualmente sul suo conto.
Prova ne è questo libro - che per capirlo devi essere, in qualche modo, entrato in contatto con quel mondo, con quei ragazzi ultrainnamorati di Gesù, nell'ingenuità dei loro sedici anni. Altrimenti ti sembra un libro irreale, che la spara grossa, che parla di sesso tanto per parlarne, per fare un po' la critica al moralismo cattolico, che va sempre di moda.
Cari soloni, scrivo solo per voi. Questi ragazzi ESISTONO, e non soltanto nel libro di Baricco. Sono nascosti ai vostri occhi perché abitate due mondi diversi, ma che dico, due universi diversi. Non entrerete mai in contatto con loro, e per il semplice fatto che non li vedete, per voi non esistono. Ecco, come diventa lancinante quel tema di fondo... tutti noi guardiamo il mondo con i nostri preconcetti, convinti di conoscere tutto e tutti, quando in realtà ne conosciamo solo la porzione che qualcuno ci ha insegnato, o che in qualche modo abbiamo scoperto da soli. Voi, cari lettori, non vi siete mai imbattuti in un certi ambienti della Chiesa, dove credetemi, l'amore si respira, ma dove spesso ci si imbatte in ingenuità disarmanti. Baricco non è esagerato, affatto. E' evidente che parla di un mondo del quale ha fatto parte o con il quale è entrato in contatto, in qualche momento della sua vita. O che qualcuno gli ha raccontato, molto bene.
Il senso un romanzo è trasportare il lettore in un mondo che non è il suo. Chi preferisce, resti pure sul divano a guardare il campionato.
Per questo, dico che non è un libro per tutti.
Volete leggerlo? Preparatevi ad essere aperti, molto aperti.
Mi permetto di darvi un compito. Un compito molto pop.
Ascoltate attentamente "Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dall'azione cattolica". Magari le canzoni di Zucchero non sono parole messe in fila a caso. Non sempre. Forse forse, questa canzone ed Emmaus parlano della stessa cosa. Che ne dici, Baricco?