Dettagli Recensione
Criminali onesti
Lilin pubblica questo libro poco dopo essere arrivato nel nostro paese intorno ai primi anni del nuovo millennio per questo il suo modo di scrivere non può essere paragonabile al Paradiso di Dante, ma la caratteristica che più mi è piaciuta è stat sicuramente la sua bravura nel trasportare direttamente sullla pelle, sulle ossa, sulla carne del lettore ciò che lui ha provato durante la sua infanzia.
Partiamo allora dall'inizio: Kolima è un bimbo di sette anni che abita a Denver, una città della Transnistria sotto il controllo della ex Unione sovietica. Siamo negli ultimi anni ottanta, mentre l'America sforna film, jeans e rock, nel quartiere di Fiume Basso i bambini iniziano ad avere i primi approcci con coltelli e risse che oggi neanche possiamo immaginare. Kolima racconta la sua vita e le sue vicende accadute nella comunità di Fiume basso composta da "criminali onesti" che radicano le loro origini dalla Siberia, essi sono criminali perché rubano lo Stato, i banchieri e le istituzioni, uccidono e si vendicano, ma sono onesti perche lo fanno nel nome del Signore e per l'odio (giustificato) verso le autorità che non guardano i cittadini con gli stessi occhi. Le avventure di Kolima sono raccontare in maniera cruda e feroce dell'autore che trasmette molte sensazioni forti al lettore senza usare un linguaggio troppo ricercato anche perché non adatto al contesto. In una parola :adrenalina.
È stato uno dei miei libri preferiti poichè si vengono a sapere realtà che sembrano quasi fantascentifiche ma che accadono a due passi dal nostro naso.