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Ondeggiando
Seduti in riva al mare con il vento che sferza tra i capelli e trafigge con i granelli di sabbia sollevati tutto ciò che incontra nel suo cammino, con gli occhi puntanti all'infinito, si diventa un pittore di quadri con acqua di mare, una giovane piena di paure, una signora dall'appetito sessuale inesauribile, un padre confessore povero di rivelazioni, un professore alla ricerca della perfezione là dove non è. Il lento dondolio delle onde ci accompagna nei nostri ragionamenti, nelle nostre ricerche, nei nostri movimenti interiori assistendo silenzioso ogni passaggio, ogni movimento, ogni miglioramento. Parola dopo parola le paure dei nostri alter ego sono le nostre paure, le loro gioie sono le nostre gioie e lui è sempre li, il mare, calmo e silenzioso, agitato e furente, testimone inconsapevole delle dichiarazioni più intime, risposta ai dubbi dell'animo, nemico da affrontare nella sua immensità insuperabile, in breve metafora del desiderio e del timore di cambiamento, di rinnovamento e di rinascita.
“Oceano mare” con uno stile ricco, astratto a tratti pomposo è una storia complessa di uomini e di donne persi lungo il cammino della vita e in cerca di una strada nuova. Ognuno affronta il viaggio secondo la coscienza e la moralità sviluppate durante il tragitto già affrontato e trasmette a chi incontra verità e emozioni, giuste o meno, spesso non siamo in grado di dirlo, ma, cosa più importante, sempre frutto del proprio pensiero e del personale modo di affrontare l'esistenza. Una guerra contro e per se stessi in modo da prendere coscienza di sè, per accettare ciò che ci rende diversi, per accoglierci senza snaturarsi, per amarci e farci amare senza stravolgere completamente il proprio io.
Una fabula strana, surreale e magica che facendo della bizzarria e della stravaganza il suo punto di forza, analizza la debole, ma sfaccettata, natura umana.
Da leggere il giorno giusto!
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Commenti
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Intanto, complimenti per il bellissimo commento.
A me il libro è piaciuto solo parzialmente : moltissimo nella prima parte, dove la scrittura è rarefatta e di grande fascino. Successivamente sono stato deluso : lo stile diventa a volte pomposo (come l'hai definito tu), ' barocco ' , per me pesante.
Grazie, se ti va di cominciare questo libro può essere un buon inizio, oppure "Seta", ma devi essere predisposta.
@Emilio
Grazie per i complimenti. E' vero lo stile dopo cambia, si può anche definire pesante, ma secondo me non peggiora il libro anzi calca ancora di più la mano sulla stranezza, sulla surrealità narrate esasperando il linguaggio.
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