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QUATTRO ETTI D'AMORE, GRAZIE
Due universi femminili a confronto e “due” rimane solo un riferimento numerico perché potendolo moltiplicare per un numero imprecisato di donne avremmo un altrettanto numero imprecisato di pianeti.
In ogni donna c’è un complesso miscuglio di pensieri, emozioni, sogni, compromessi e delusioni.
Chiara Gamberale è stata bravissima nel mettere in scena due donne apparentemente felici e invidiabili agli occhi l’una dell’altra ma con dentro tanto dolore, confusione, tanto senso di annullamento. Sono innamorate al punto di mettere in discussione se stesse, al punto di provocarsi l’infelicità.
L’immagine che si ha delle donne in questo libro non è certo vincente ma si attraversa con le due protagonista un confuso percorso di introspezione.
La scelta della scrittura è singolare e l’ambientazione ancora di più, la ripetitività di molte scene di vita è smorzata da continui flash back. Il libro prende ritmo solo alla fine ed è anche il punto in cui capiamo perfettamente cosa smuove il mondo delle protagoniste.