Dettagli Recensione
Le nuvole torneranno
L'ho passato a mia mamma, e quando mi ha chiesto come l'ho trovato ho risposto "strano".
Può essere considerato violento, romantico e politico al tempo stesso: forse lo si può semplicemente riassumere con REALE. Perchè dietro ai nomi fiabeschi di un mondo lontano non c'è altro che la vera natura umana, tanto nel sangue quanto nell'amore.
A proposito dei nomi (persone e luoghi) non trovo molto "azzeccata" la loro scelta: credo (CREDO!) che l'intento dell'autore fosse far riflettere un po' in modo non banale, ma personalmente ritengo che con nomi e luoghi così lontani dal nostro abitudinario sia più difficile credere che ciò che accade sia reale e che tutti noi siamo al tempo stesso aguzzini e schiavi, abulici rivoluzionari, vittime e carnefici. Il messaggio passa forte nell'epilogo, è più diretto e va dritto al punto, ma nel resto del libro sembra quasi che il problema non ci sia mai riguardato...
Ho trovato splendido il passaggio di Jumondo riguardo il destino: ho riletto diverse volte quelle due pagine e ho trovato quel discorso davvero bello, così come mi è piaciuto molto il primo di Quarculando al ritorno alla sua vita politica riguardo la spartizione delle terre...oppure "I bambini pensano che i cattivi prima o poi muoiano/I grandi pensano che i cattivi prima o poi vincano"...
Alla fine il mio pensiero è che credo sia "facile" fare un libro imbottito di buoni propositi e moralismi sul mondo, che tutto è cattivo e che la colpa è di una (fantomatica) società: questo libro invece ha il sapore di reale, di vissuto, per nulla scontato o ovvio...