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Nessuno sa di noi
 
Nessuno sa di noi 2014-11-08 08:48:59 PICCOLO P.
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
3.0
PICCOLO P. Opinione inserita da PICCOLO P.    08 Novembre, 2014
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Dolori diversi...

Leggendo, ho assunto alternativamente la posizione di spettatore e quella di protagonista, immedesimandomi in entrambi i protagonisti. Da uomo ammetto di non riuscire a provare le stesse sensazioni di Luce, mi risulta troppo difficile oppure non sono dotato di nessun briciolo di maternità, dote non così sconosciuta agli uomini. E purtroppo mi tocca convenire che la maggioranza degli uomini avrebbe avuto una reazione come Pietro, io compreso. Però è stato costruttivo vivere queste sensazioni con gli occhi di Luce, perchè credo che siano raccontate in una maniera così credibile da far nascere la certezza che la scrittrice sappia benissimo di cosa sta parlando. Tutte drammatiche sensazioni che non hanno mai preso vita dentro il mio corpo, a parte una fondamentale, che ha dovuto subire anche Luce. Mi riferisco alle conseguenze di una scelta consapevole, dovuta e inevitabile. Mentre Pietro ha dovuto lottare contro il destino che gli ha inviato un figlio senza futuro, ed ha potuto riprendere la sua vita con lo slancio del guerriero che non si fa abbattere dalle difficoltà, Luce ha dovuto combattere contro un senso di colpa, legittimo, che le ha premuto contro lo stomaco per mesi e mesi lasciandola con al sensazione di avere il fiato corto. Questo è i vero dramma che ha dovuto sopportare, in silenzio, non capita da nessuno. Quando il destino ci manda i suoi strali,e nella maniera più dolorosa , ci offre anche la possibilità di rivolgergli la sua rabbia, facendo crescere le forze a dismisura, aiutandoci a trasformare una difficoltà in una prova di forza. Quando invece lo fa nella maniera più subdola, lasciandoci solo la possibiltà di scegliere quale dolore sopportare e su quale persona scaricarne buona parte, ci toglie ogni arma e ogni scudo di difesa, lasciandoci in balia della tempesta da noi stessi alimentata. Queste sono le ferite difficilmente rimarginabili, quelle inferte dal fato ma continuamente agitate nella piaga dal nostro inconscio.

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Commenti

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Trovo davvero bello questo tuo commento, soprattutto in considerazione del fatto che sei un maschietto...
Grazie,
Pia
Un commento scritto davvero bene, anche se ciò che esprimi è totalmente differente da ciò che in me ha generato la lettura di questo libro.... Complimenti
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