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Lettera di una bimba mai nata
“Voglio vivere una volta sola” è la proclamazione d’intento che Francesco Carofiglio immagina venga espressa da una strana entità (“Il mio corpo mi sembra sempre lo stesso, quello di una bambina, che invecchia”). Perché la protagonista del romanzo, Violette, esordisce con una dichiarazione sorprendente: “Quindi io non sono nata. Però esisto.”
Violette è infatti la femmina che mamma Emma e papà Leonard (“Il prossimo sarà una femmina, vero?”) vagheggiano, la sorella della quale Jean e Augustin talvolta sentono la mancanza, la padroncina che il cane Javert (“Era un giovane pastore tedesco con le orecchie mosce”) avrebbe volentieri seguito…
La famiglia italo-francese attraversa le tappe della vita prima a Roma, poi a Parigi. Quando i figli crescono e Leonard prende altre strade, Emma si rifugia a Plouzané in Bretagna, nella casa della nonna (“Una sera visitammo il faro di Petit Minou; ci si arrivava dopo aver percorso il ponte lungo e curvo, che partiva dalla terraferma, dove c’era la fortezza inghiottita nella roccia”).
Violette affianca i diversi componenti della famiglia e consente al lettore d’intravedere la trama di connessioni, ipocrisie e sentimenti.
Cosa rappresenta Viola (“Smetterò di esistere quando l’ultimo di loro smetterà di pensarmi”)?
La consapevolezza che si forma attraverso i processi umani?
La potenza ontologica di un desiderio?
La vitalità di un’idea che vive in sé e non soltanto come proiezione mentale?
L’ambizione di raggiungere un’unità che la vita di tutti i giorni sembra negare?
L’interpretazione è affidata al lettore, le pagine si susseguono in rapida successione, spruzzate di nostalgia e tinteggiate di tristezza.
Bruno Elpis
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Commenti
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“Smetterò di esistere quando l’ultimo di loro smetterà di pensarmi”
Grazie. Ciao.
Ferruccio
Ciao Ferruccio! :-)
Di quelle che possono aprire una discussione sul sito (cosa che accade poche volte, come già detto da chi, di recente, se ne lamentava). Bravo!
Violette esiste in quanto speranza di una vita diversa e forse felice, e smette di esistere quando muore anche l'ultima speranza.
Grazie per avermi fatto riflettere!!
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Posso immaginare , conoscendo la sensibilità dello scrittore, che è anche mio amico fb, quanto possa essere la profondità di tale narrazione...complimenti..metto in lista.
Ciao e grazieee, Pia