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Sinfonie di mare, cielo e terra
Baricco con “Novecento” ci ha regalato una piccola grande opera. Le sue parole scorrono come la musica che Danny Boodmann T. D. Lemon Novecento suona sul suo pianoforte, leggero come l’aria, sulla sua “terra” natia, la sua casa, il suo mondo, quella nave tanto amata, il Virginian.
Quella nave, residenza temporanea di un mondo in movimento, tramite quei suoi così diversi passeggeri, le cui vite sono una sinfonia unica diversa in base alla provenienza, all’esperienza, all’essere. Tutte quelle sinfonie unite in una, quella suonata da Novecento, che il mondo non l’ha visto ma l’ha udito dalle note dei suoi abitanti, abitanti temporanei di quella nave di cui in qualche modo Novecento rappresenta l’anima.
Dalla limitata grandezza della sua nave Novecento osserva il mondo di fuori, così estraneo a lui come lo è l’Oceano per noi, e ci vede una vastità di scelta impossibile da affrontare, come suonare una musica su un pianoforte dagli infiniti tasti. Come scegliere una nota a discapito di un altra? Dai suoi occhi innamorati della vita osserva nel mondo una musica potenzialmente infinita, mentre per noi spesso, nel mondo che ci appartiene, ci sentiamo come se non potessimo produrre un suono, come se di nota non ne avessimo a disposizione alcuna, quando in realtà ci rifiutiamo volontariamente di suonare, di vivere per davvero.
Eppure quel che abbiamo dentro è già di per sé una musica armoniosa, se riusciamo a mettere a posto gli accordi. Ogni uomo con la sua personale melodia, che unita a quella degli altri dà vita a una sinfonia unica che ci identifica, piccola goccia d’acqua nell’immenso oceano dell’universo.
Una piccola imperdibile perla.
“[...] d’improvviso, vedevi il mare. Non l’aveva mai visto prima, lui. Ne era rimasto fulminato. L’aveva salvato, a voler credere a quello che diceva. Diceva:" E’ come un urlo gigantesco che grida e grida, e quello che grida è: ‘banda di cornuti, la vita è una cosa immensa, lo volete capire o no? Immensa.’".”
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Commenti
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Non ho ancora letto il libro, ma mi affascina.
Mi è piaciuto molto il passaggio della musica che abbiamo dentro, hai ragione spesso basta solo sistemare gli accordi.
Complimenti.
Saluti
Le poche volte che esco da una libreria senza almeno un libro mi sento male, come un bimbo che aspetta un regalo e non lo riceve.
Saluti
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Dei libri di Baricco che ho letto, ''Novecento'' è l'unico veramente bello, con uno stile omogeneo, un piccolo capolavoro.