Dettagli Recensione
Inizio promettente, il finale un pò meno
Ho deciso di leggere questo libro perché ho molta stima della Torregrossa;secondo me però poteva scegliere una copertina migliore.
Ambientato nella Sicilia di metà Ottocento ci troviamo a cavallo dell'Unità d'Italia.
In una Sicilia che vive di arretratezza, ignoranza e ingiustizia.
Romilda è la protagonista femminile, ha una carattere molto "manna e miele"; la prima qualità l'ha presa dal padre, il mannaluoro e la seconda dalla madre, apicoltrice. La bambina, desiderata tantissimo dalla madre ha un'aurea così intrigante da venir chiesta in sposa dal Barone di Ventimiglia, Don Francesco signore del posto.
In attesa che la "bambina" diventi donna per il matrimonio, Romilda rimane in famiglia e continua la sua vita tra la manna e il miele. Don Francesco, barone non di nascita, è uomo dal temperamento "ferro e fuoco" e ormai cinquantenne non vede l'ora di avere per se quella sposa bambina. Un'unione difficile che cambierà la vita di molti.
In ogni pagina del romanzo si sente l'amore della scrittrice per la sua terra. Leggendo i ringraziamenti ho addirittura trovato che ogni volta che scrive un libro si affida ad un santo, questa è stata la volta di Sant'Anna (nominata molte volte nel testo).
Adoro il suo stile, in questo romanzo l'inizio è stato veramente promettente, da metà in poi però la voglia di leggerlo è un pò diminuita. Forse ha un pò esagerato con la prima parte, creando delle grosse aspettative che però poi non sono state mantenute. Comunque va considerato che è sempre un piacere leggere quello che scrive.
Ho particolarmente apprezzato la descrizione sull'arte di lavorare la manna. La scrittrice è sempre molto minuziosa nelle spiegazioni e descrizioni, tanto da renderle reali nella nostra mente.
Per finire condivido la descrizione che fa dell'uomo ideale:
"Un uomo, quello voleva, dolce come il miele, puro come la manna, forte come il ferro e caldo come il fuoco."
Lo consiglio comunque.
Buona lettura!