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Peggio di così, la morte
Chiedo scusa se dissento dalle altre opinioni, ma forse galvanizzata dal film di Costanzo presentato alla mostra del cinema di venezia ho acquistato i libri di Franzoso. E li ho letti. Purtroppo. E confesso di aver provato una profonda delusione. chiedo davvero scusa, forse non sono all'altezza di capire testi letterari moderni, ma questo in particolare, mi è sembrato una baggianata. Di una banalità e piattezza sconcertanti, con una visione maschiocentrica enorme e che mette in piazza problematiche borghesi ma nel senso talmente banali da far apparire i libri di Moccia di valore pedagogico. Mi chiedo quindi che cosa possa trasmettere un libro del genere? I romanzi, almeno quelli che mi è capitato di leggere nei miei primi cinquant'anni di vita sono un'altra cosa e la vita stessa è lontanissima da ciò che descrive Franzoso in una maniera talmente staccata dalla realtà da farsi chiedere se sappia qualcosa di ciò di cui scrive evidenziando emergere un onanismo letterario che va oltre la capacità di sopportazione di una donna come me, laureata in lettere e poi in psicologia, con alcune specializzazioni di peso e che nella vita si occupa di psicoterapia e conosce probabilmente meglio dell'autore ciò di cui scrive nei suoi romanzi. Nasce inoltre la domanda: Einaudi verifica i testi prima di pubblicarli? O passa tutto con la formula "tanto è un romanzo, qualsiasi bubbola può passare?".