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la forma vale più della sostanza?
Questo racconto, è il proseguo di ‘’Io che amo solo te’’.
Breve, simpatico, ma anche qui i protagonisti sono dotati di una forte dose di ipocrisia.
Ninella, e Mimì con la loro storia d’amore, sono il fulcro della storia, che ha potuto riprendere dopo lunghi anni di interruzione, grazie al matrimonio dei loro rispettivi figli.
Matilde, moglie di Mimì, il re delle patate, riceve come dono natalizio un bellissimo anello con smeraldo.
La donna che soffre la presenza di Ninella, organizza una cena della vigilia di Natale improvvisata ,invitando la consuocera e i loro familiari, per esibire il suo anello, non tanto per il gioiello in se, ma per il valore che lei vuole attribuire al regalo ricevuto.
Certo che Mimì , sarà pure il re delle patate, ma non brilla per la sua intelligenza .
Del tutto inadeguato il suo regalo, essendo lui da sempre innamorato di Ninella.
Fra regali riciclati, polpette e manicaretti vari, inizia la cena, e….. l’anello, che doveva essere esibito non si trova più.
Fra varie peripezie, la cena prosegue in modo non del tutto impeccabile, Ninella e don Mimì si ritrovano seduti accanto.
Insomma, pur avendo grande ammirazione per Ninella, non comprendo questa sua perseveranza nel rivolgere il suo prezioso e costoso amore verso Mimì, che certo è il re delle patate, ma troppo indecisiso nel restare col piede in due scarpe.
Ho tifato per questo amore, ma alla fine ho stimato Ninella .
Un romanzo breve, simpatico , leggero.