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Sostiene Pereira
Un romanzo ambientato nella Lisbona, e dintorni, del 1938, con la descrizione del particolare momento storico vissuto dal Portogallo durante la guerra civile spagnola; la lettura è facile, piacevole, scorrevole. La narrazione ,anche se relativamente breve, riesce ad associare un accadimento umano, che si svolge nell’arco di un mese circa, con la profondità di pensiero intrinseca nel romanzo stesso. Il sintagma del titolo si ripete continuamente, dall’inizio alla fine, a volte in modo parossistico, tale da risultare inserito almeno in ogni pagina del romanzo; da notare il cambiamento di personalità del protagonista da una fase di rassegnazione/pusillanimità a una fase di consapevolezza e coraggio. Potrebbe far riflettere come lo spirito dell’essere umano può essere composto da una confederazione di anime coordinata da un “io egemone variabile” (sic!). Quindi un romanzo che non annoia e che fa conoscere l’originale stile narrativo di Tabucchi.
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