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COLORI E MALINCONIA
La vita di una giovane coppia, Nora e suo marito, viene segnata dalla triste perdita della domestica, la Signora A., che dopo una lunga e sofferta malattia lascia la vita dei due giovani.
Questo evento rompe l’equilibrio di una coppia che vede acuirsi i piccoli problemi quotidiani e perde un importante punto di riferimento.
La terza opera di Giordano è un semplice spaccato di vita di due giovani personalità unite ma incompatibili, che affrontano la quotidianità fatta di incertezze, dubbi sul futuro lavorativo del marito, cenette in pescheria e la signora A., sempre presente, un punto fisso, anche per il figlioletto Emanuele che rimane deluso nel non vederla alla fine della recita della scuola.
118 pagine scritte con stile in modo raffinato e gradevole, fantastiche le analogie scientifiche che Giordano utilizza per descrivere l’incompatibilità dei due umori; due colori “insolubili l’uno nell’altro”; “dall’emulsione iniziale degli umori si producono degli strati. L’esuberanza di Nora e la mia malinconia.” Aspetto negativo è la monotonia del romanzo e l’assenza di accelerazioni e cambi di ritmo a livello di contenuto.