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Cuore di madre
La storia è quella di Cosimo Tumminia, che vive e lavora in un paesino della Sicilia interna, che si chiama Calcara. Cosimo è adorato dalla madre e avitato da tutti gli altri, perché grava su di lui la più infamante delle dicerie, cioè che porti sfortuna, rella, jella, sfiga.
Lo jettatore e il suo negozio sempre deserto. Con questa immagine inizia "Cuore di madre".
Proprio questa condizione di totale isolamento fa ricadere su di lui la scelta di una banda di malfattori, che gli affida un bambino da tenere nascosto nella sua casa di campagna, promettendo di tornare a prenderselo dopo qualche giorno in cambio di una lauta ricompensa. Ma la vaghezza è assoluta, e frattanto il tempo passa e la relazione con il piccolo peggiora di ora in ora.
Dapprincipio, Cosimo, cerca di infischiarsene di quell'esserino di dieci anni che vive recluso in una stanza; gli passa acqua e cibo al di là della gattaiola e poi si sdraia inebetito davanti al televisore.
Ma via via che trascorrono i giorni e quello non tocca il cibo, l'uomo comincia ad allarmarsi.
E' a questo punto che entra in scena la madre di Cosimo, una donna ossessiva e possessiva che, ancora una volta, interpreta e mette in atto i desideri del figlio, fino al tragico epilogo.
Un romanzo noir scritto in maniera magistrale che, si legge rapidamente, curiosi di sapere quale sarà il destino del bambino.
Il finale non concede nessuna pietas ai protagonisti.
Buona lettura:)