Dettagli Recensione
Vivamente sconsigliato
Se si potesse scegliere tra i soldi e la bellezza, tu cosa sceglieresti?
E' questo l'interrogativo che ci pone 'Tutta questa vita', il romanzo scritto da Raffaella Romagnolo.
Dal romanzo emerge una verità indiscutibile, che non si può avere tutto dalla vita. Paoletta è brutta, Antonio è bello. Lei guarda il mondo dalla sua villa di famiglia, dove i genitori sono imprenditori di successo. Lui lo vede dal suo appartamento modesto, dove i genitori sono cassintegrati in difficoltà. E' questa la storia su cui è basato tutto il romanzo, la continua contrapposizione tra i due mondi. Tutto il resto mi sembra una specie di filmino mentale della protagonista. La prima parte del romanzo sembra piuttosto noiosa e ripetitiva, con contenuti spesso e volentieri simili tra loro. La storia si perde dietro continue digressioni dell'ultimo minuto che fanno perdere il filo conduttore dei fatti; anche perché sono troppi i temi che l'autrice ha voluto inserire nel romanzo, l'obesità, la differenza sociale, la disabilità fisica e l'inquinamento ambientale. Da tutto ciò risulta un romanzo molto attuale e contemporaneo, ma allo stesso tempo dall'aspetto un po' stonato e "assordante", poco leggibile in quanto a coesione e scorrevolezza. Eccessivamente particolareggiate le descrizioni degli ambienti, come se il lettore dovesse forzatamente immaginarsi tutti i particolari dei luoghi. I personaggi, descritti con ironia e vivacità, fanno da sfondo a tutta la vicenda. Lo stile, troppo semplice e colloquiale, è spesso caratterizzato da espressioni un po' volgari.
Ho letto questo libro per un lavoro di scuola, e quando l'ho aperto pensavo di trovare un romanzo diverso dal solito, una storia meno scontata. Quando l'ho richiuso ho capito di essermi sbagliato.
Davvero deludente.
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