Dettagli Recensione
LA SMARGINATURA
In uno scenario di un ambiente naturale deteriorato di un quartiere napoletano del secondo dopoguerra e in una Torino plumbea e dissacrante, si svolgono le vicende di due amiche Lila e Lenù, quest’ultima io narrante dell’intera storia.
Attraverso i percorsi paralleli di crescita e di amicizia dei due protagonisti si descrivono i cambiamenti politici e sociologici di un’Italia alle prese del boom economico e dell’effimero e poco duraturo benessere economico. Lenù investe tutte le sue qualità, i suoi sacrifici, le proprie ansie e aspirazioni nello studio, cercando d’essere una ragazza modello, mentre Lila abbandona gli studi e fa l’apprendista nel negozio del padre ciabattino.
Quest’ultima, nel corso degli anni, grazie al suo forte carattere e alle decisioni ragionate, fa un buon matrimonio ribellandosi a una condizione che non le era consona. Al contrario, Lenù si afferma negli studi forse anche per un carattere che mostra grande riservatezza e poca comunicativa, timido e idealista.
È, quindi, la storia di due persone legate da un filo sottile e impalpabile, un filo d’Arianna, con alti e bassi, tradimenti e conflitti che condizionano continuamente Lila e Lenù in un percorso travagliato e provocatorio, una grande amicizia basata su un gioco continuo di scambio e rovesciamento.
È uno stile schietto, reale, con personaggi spontanei, l’autrice descrive con naturalezza le botteghe napoletane e le atmosfere dei quartieri con i loro profumi e povertà, la vivacità tipica della gente che la contraddistingue e il loro linguaggio.
Ancora una volta, però, la realtà, a poco a poco, mostra le sue fratture e le sue falle, perde di solidità e significato, i suoi contorni sfumano: è la "smarginatura", il varco misterioso verso un altro mondo.
La Ferrante ci coglie alla sprovvista, ci disorienta, ci sorprende e confonde senza mai nascondere, racconta personaggi che nessuna forma può contenere, profili psicologici e descrittivi che prima o poi si possono spezzare un’altra volta, con un'ansia particolare, quasi un'urgenza di tirare fuori, spiegare, che dà a queste pagine una piacevolezza di lettura inaspettata.