Dettagli Recensione
Ghost
Quattro sono le donne protagoniste di questa storia a tinte nere e fosche: Elsa, la nonna, Onda, la mamma, Fortuna, la figlia e Luce, l’amica. Quattro figure tratteggiate in modo splendido e che, seppure complicate, non puoi non amare. Onda è come un ragno spaventato ed aggressivo; nascosto da anni nel suo buco, è selvatica, scostante, ombrosa. Elsa è una nonna piena di dolcezza, a modo suo protettiva e stoica. Fortuna è una bambina affamata di affetto. Luce forse lo è ancora di più. L’oscurità grava loro addosso, le loro rispettive zone d’ombra si fondono e si contagiano e ne emerge una storia che ti cattura e non ti spaventa. Una storia che esalta comunque la vita. Impari anche a capire quanto è importante quello che ti porti dentro, perché ovunque stai è uguale, quello che hai lo porti con te. Il tuo corpo è la casa di tutti gli strappi e di tutte le cicatrici, il posto degli affetti che non hai, degli amori che non ti vogliono, delle idee di amore che ti sei costruito per riuscire ad andare avanti. E le persone che ti vogliono bene, non le scegli tu. Sono loro che ti scelgono.