Dettagli Recensione
Genitori e figli
Eva Gagliardi ha due papà, Giose e Christian. Quest’ultimo è il padre naturale, la madre è una donatrice sconosciuta di origini armene. Sono una famiglia felice, loro sono genitori attenti e capaci, lei una figlia equilibrata ed affezionata. L’armonia viene turbata da un lutto, il tranquillo ménage familiare si sgretola per mano della burocrazia e dell’intolleranza. Eva, diventata orfana per motivi a lei incomprensibili, viene affidata agli zii e ai nonni benestanti; si lascia trasportare inerte dallo scorrere del tempo, il dolore che le stringe il cuore gli altri non lo possono vedere, le proteste dell’animo sofferente sono mute per chi la circonda, eppure ci sono e fanno male. Poi subentrano l’umiliazione e la rabbia, il desiderio della ricerca del papà perduto prende il sopravvento, la fuga è il mezzo per raggiungere il suo obiettivo.
Per poter apprezzare appieno il libro, bisogna affrontarne la lettura senza pregiudizi, quindi, apertura mentale e capacità di ascolto devono padroneggiare. L’autrice affronta questo argomento spinoso con discrezione e delicatezza. La trama è realistica e contemporanea, non pretende la ragione ed è priva sia di accuse che di propaganda. La Mazzucco narra una storia, semina pro e contro, le conclusioni sono lasciate al lettore. Un contenuto ricco di emozioni, riflessioni e situazioni, analizzate da diverse angolazioni. Il tutto è confezionato perfettamente, scritto benissimo, una penna seducente e matura. I personaggi sono descritti nei dettagli, adorabile Giose, dolce, artistico e tremendamente innamorato della propria figlia. Ci sono un paio di uscite sgradevoli, evitabili ma non così importanti da incidere sulla piacevolezza. Il titolo è una verità, dice tutto.
Concludendo, lo consiglio, appagante e commovente.
“Siamo diventati come strumenti musicali accordati sulla stessa tonalità. Io restavo la chitarra, e lui il pianoforte, ma suonavamo la stessa musica. La vita dell’uno orbitava intorno a quella dell’altro e ne traeva forza, e luce. Suppongo che l’amore sia questo.”
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Commenti
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Io penso che su alcuni temi stia montando nella società una sorta di conformismo alla rovescia. E per navigare in certe acque occorre una dose eccezionale di tatto, di saggezza e di onestà intellettuale. Da come scrivi sembra che l'autrice abbia queste qualità. Mi segno il titolo, può essere una rivelazione. E complimenti ancora per la recensione.
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