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Orologi e solitudine
Simona Baldelli torna in libreria con un secondo romanzo dopo il brillante esordio di “Evelina e le fate”.
“Il tempo bambino” è un romanzo a suo modo complicato, un romanzo che ad una prima lettura potrebbe fuorviare il lettore, in quanto il personaggio creato dalla penna eccellente dell'autrice è un animo stratificato e sfuggente.
E' un romanzo che parla di solitudini, di traumi infantili, di vuoti d'amore, di un'infanzia rubata che riflette lunghe ombre nere su un'età adulta vissuta con difficoltà.
Un bambino infelice e logorato dalle follie di una madre, un uomo adulto diviso tra passato e presente, incapace di socializzare e di separare la fantasia dalla realtà.
I temi sono amari e dolorosi ed il processo narrativo si snoda lentamente, inanellando ricordi e visioni, in uno spazio senza tempo, ieri e oggi, in un fluire emotivo di sentimenti contrastanti che abbracciano la sfera affettiva, la sfera sessuale, la sfera emozionale.
Si avverte la sensazione che il personaggio sfugga di mano all'autrice, che brancoli nel buio alla ricerca di se stesso, mostrando tanti volti; forse il fine ultimo della Baldelli risiede qua, in un personaggio che si costruisce pagina dopo pagina e di cui è impossibile immortalare una singola espressione.
Chi sei in realtà mister Giovedì? Ripari orologi in solitudine, non sappiamo se hai mai amato e che attrazione provi per la bambina che bussa alla tua porta, non sappiamo quanto la tua mente agisca con lucidità e quanto tu voglia uscire da questa condizione senza tempo.
La lettura intrappola il lettore tra le mura di una casa affollata di fantasmi e di volti, lasciandolo solo fino all'ultima riga a districarsi tra i ragionamenti di un uomo-bambino; a tratti destabilizzante, tuttavia la capacità di scrittura della Baldelli è una garanzia di qualità narrativa.
La penna di Simona Baldelli è stilisticamente affinata e matura, sa cesellare gli stati d'animo dei suoi personaggi con abilità, sa ritrarre pensieri e paure percorrendo le infinite strade del mondo della fantasia, un controcanto di quello della realtà.
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Commenti
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Mi sono avvicinata alla Baldelli per caso col primo romanzo e penso che seguirò sempre il suo percorso letterario-professionale!
Bel commento. Come fai a districarti nella folta produzione letteraria italiana di ultima generazione? I critici che scrivono sui giornali non aiutano. Personalmente ho avuto 'mezze delusioni' da testi ben valutati: per fortuna si trova sempre buon rifugio nei grandi autori 'selezionati' dal tempo.
Valentina
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