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ILLUSIONI
Felice sperimentazione di una tendenza abituale a comportarsi con naturale franchezza e immediatezza, senza finzioni e senza falsi ritegni, da parte dell'autore, di rappresentare, esaminare con gran cura e attenzione, studiare a fondo, con audacia e decisione, un sentimento non ricambiato. Sentimento, quest'ultimo, spogliato nella sincerità, nell'innocenza, nel candore d’animo, nella semplicità, nelle debolezze del protagonista in un amore non contraccambiato e respinto più volte con scaltrezza e spudoratezza. L'azione si svolge in una Milano, bigia e cupa, tra donne da marciapiede e clienti portati in case d'appuntamento a conoscere lo squallore delle ragazze infelici. Tra queste, un'avvenente ballerina colpisce Antonio che ne rimane innamorato pian piano. E' un rapporto che più va avanti più si lacera in quanto da parte della donna non va oltre il rapporto carnale. La narrazione a volte lenta altre volte ritmica in funzione dell'effetto desiderato dà, ai varî sensi dell’uomo, un’impressione di gradevole di finezza e leggerezza; fanno da contorno descrizioni naturalistiche che rafforzano il canto di un'amore impossibile perché sostenuto dal sogno di un'illusione.