Dettagli Recensione
Ritorno alle radici
Scritto nel 1949 , quattro anni dopo la Liberazione, "la luna e i falò" rappresenta l'ultimo romanzo di Pavese (morto nel 1950).
La storia è narrata in prima persone dal protagonista, soprannominato Anguilla, che dopo la liberazione torna nel suo paese d'origine in Italia, dopo un lungo periodo d'assenza passato in America.
Insieme al suo amico Nuto, Anguilla ripercorre la sua giovinezza trascorsa al paese del Belbo (in Piemonte) alla fattoria della Mora, insieme a sor Matteo e alle tre figlie: Irene, Silvia e Santa.
I 32 capitoli del romanzo sono un continuo andirivieni tra passato e presente, i due piani narrativi si intrecciano nei racconti, spesso tristi, che Anguilla rivive con il suo amico Nuto, racconti che porteranno il protagonista in un bellissimo ma sofferente viaggio nel tempo, alla riscoperta delle sue antiche radici.
da "La lune e i falò" ne esce un affresco meraviglioso e squisito della vita contadina nel periodo dell'immediato dopoguerra.Nel romanzo vengono ad intrecciarsi i temi civili della resistenza partigiana e della lotta contro la dittatura fascista, con le vicende interne dei personaggi che ne fanno da protagonista, in una storia semplice e drammatica che reca con se molta malinconia.
L'uomo ancora una volta spaccato dalle guerre, si ritrova in un mondo in cui non riesce a riconoscersi e per farlo deve trovare appiglio nei valori, nell'affetto dei cari, nei ricordi, nella luna e nei falò...