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IL GIOVANE DEKI
Deki è un giovane di Belgrado che vive con la sua famiglia nei palazzoni del 62° nord. Quella descritta da Nikola Savic è una Belgrado profondamente segnata dal regime: disagi sociali, spinte emigratorie, lotte tra giovani di quartieri “rivali”. La casa di Deki è più un buco di pochi metri quadri condiviso con la madre, Sve, il padre e la nonna. Frequenta la scuola media ed è sveglio e intelligente, forse un po’ troppo sensibile alle punzecchiature antipatiche dei ragazzi della sua età, che lo porteranno in diverse occasioni a immischiarsi in risse e zuffe e a rischiare il riformatorio.
Vita migliore racconta, in modo asciutto, sincero e incalzante la vita di Deki l’”indiano”, così lo chiamano. Le sue scorribande con i quartieri vicini con gli amici Scabbia, Mihailo e gli altri, il trasferimento a Venezia per seguire il lavoro del padre e il ritorno, le sue prime esperienze di sesso… Il tutto nella cornice di una Belgrado degradata dalla guerra, con i colpi d’arma da fuoco sullo sfondo e dove i giovani girano d’estate con i maglioni per nascondere le armi.
Il giudizio sul libro è positivo, la narrazione e lo stile sono spigliati e coinvolgenti e riescono a dare una visione molto interna, originale e genuina di una situazione critica qual è la Belgrado dilaniata dalla guerra. Ugualmente positiva è l’opinione che ho di Masterpiece, di cui Savic è il vincitore e grazie al quale ha potuto pubblicare il libro. Un talent show non semplice da strutturare e originale (il primo in assoluto sulla scrittura) che permette l’espressione e dà opportunità ad un talento non comune. Ammetto di essere influenzato positivamente anche dalla stupenda ambientazione di Torino, nella quale vivo e ne sono molto affezionato.