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Non dirmi che hai paura
 
Non dirmi che hai paura 2014-05-29 20:33:08 silvia71
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silvia71 Opinione inserita da silvia71    29 Mag, 2014
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Corri Samia

Samia corre e le sembra di volare.
Samia vive per realizzare il suo sogno in un paese dove è proibito coltivarli.
La terra di Samia si chiama Somalia ed il futuro stenta ad attecchire su questo suolo polveroso.
La penna di Catozzella diventa la voce della giovane atleta somala, imprimendosi con forza e con immagini evocative nella mente del pubblico.
Una storia dolorosa e simbolica venuta alla ribalta delle cronache recenti; cronache che parlano di viaggi della speranza, di barconi affollati di disperati disposti a mettere a rischio la propria vita pur di dare una svolta alla propria esistenza, disposti al ricatto e alla violenza dei trafficanti pur di evadere dallo stillicidio della miseria, della fame, di regimi dittatoriali che strappano le ali della libertà.
Il tema non è nuovo, eppure la durezza della storia non lascia nell'indifferenza, anzi, aumenta di intensità con lo scorrere delle pagine, gonfiandosi di lacrime, di rabbia e di disperazione.
L'autore sceglie di impostare il romanzo nella forma del monologo, facendo guadagnare alla narrazione veridicità e incisività, utilizzando studiatamente un linguaggio semplice, un linguaggio adatto ad una giovane nata e cresciuta in una situazione di estrema indigenza, in un paese dove la scuola non è per tutti, perché l'istruzione non serve a niente se non hai nulla da mettere sotto ai denti.

Ricostruite con dovizia di particolari le immagini dei luoghi somali e delle nazioni limitrofe, potenti e nitide come scatti fotografici, dettagliate le usanze ed i costumi di questa terra lontana.
Il racconto di Samia prende le mosse su un terreno descrittivo portandoci tra capanne maleodoranti, problematiche igieniche, strade inesistenti, mercati affollati, militari armati, uccisioni, per divenire dolorosissimo canto e grido di una ventenne, che apre il suo cuore a chiunque voglia ascoltarla; un cuore da guerriera, pronto a combattere i cattivi ed il destino in virtù di un sogno, quello di correre più veloce del vento.

La storia della vita di Samia si racconta da sola, la capacità dell'autore sta nella ricostruzione degli eventi salienti, oltre alla buona caratura psicologica della protagonista senza scadere in forzature emotive per catturare l'attenzione del lettore.
Una lettura efficace per ricordare che dietro ogni volto c'è una storia.

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Commenti

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Ciao Silvia, è anche una lettura di speranza o prevalgono gli aspetti drammatici e di denuncia? :-)
gli aspetti drammatici sono presenti, ma io trovo sia giusto leggere anche speranza tra le righe di questo racconto.
La giovane Samia non si crogiola solamente nel dolore, ma combatte ogni giorno per trovare una via di fuga da un mondo senza prospettive.
come ho ribadito nel commento il tema purtroppo non può dirsi nuovo e inesplorato, e ti dirò che ho affrontato questa lettura con un certo scetticismo, ma nel complesso ho apprezzato il risultato finale di Catozzella.
Sembra un libro capace di trasmettere grandi emozioni...sempre ottime segnalazioni Silvia
Trovo molto interessanti questi temi che propongono problematiche così attuali. Ottima recensione, Silvia, come sempre!
Recensione ineccepibile....Silvia, sei una delle poche persone che riesce a catturare la mia attenzione con argomenti di attualità....e credimi....è un pregio....sono davvero sorda da quell'orecchio...se ci riesci con me figuriamoci con chi ha già quell'interesse ;)
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