Dettagli Recensione
POSITIVISSIMO.
Trovo questo libro a dir poco splendido, è diventato il mio preferito fin da quando sono arrivato al secondo capitolo. Ho capito che tipo di libro era, e, anche se talvolta descritto molto crudamente, lo trovo bellissimo. Mi è rimasto impresso soprattutto un atto di autolesionismo da parte di Mattia, il quale prese il taglierino e se lo portò dall'inizio della mano fino al polso, aprendosi il braccio. Ecco: quando immagino questa scena mi viene da rabbrividire subito, anzi, rabbrividisco. Il libro è scritto davvero molto bene, con termini colti ma allo stesso tempo facili da capire anche per un lettore che non ha un linguaggio molto dotto, quale potrei essere io, per esempio. Seppure spesso i bestsellers si rivelano una cosa "trita e ritrita", questo non lo è stato per nulla. Ho letto un altro bestseller sempre edito da Oscar Mondadori, di cui non faccio nome, e non sono riuscito a finirlo. Insomma, era tutto un fine a scopo commerciale, invece questo testo no. La solitudine dei numeri primi, seppure best seller, è un libro che deve essere acquistato pe r forza, a mio parere. Dà insegnamenti molto belli e porta le persone a capire anche di più sui problemi dell'autolesionismo o dell'anoressia, che sono spesso molto sottovalutati. Seppure i due protagonisti siano molto diversi da me, li ho sentiti molto vicini per il modo che Giordano li ha descritti. Insomma, quando loro provavano tristezza, in un certo senso la provavo anche io. Mi ha coinvolto tanto questo libro.
Ho visto anche la trasposizione filmica di questo testo, ma non ha nulla a che vedere con il libro. Il film ha reso abbastanza stupida la trama e priva di senso logico, saltando degli episodi che invece sono importantissimi, che chi non ha letto il libro non potrà mai venirne a conoscenza, e questo dispiace molto.
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Per questo mi è piaciuta molto.
Valentina