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Arance e caffè
E' la Palermo anni Trenta del secolo scorso che fa da sfondo all'ultimo romanzo di Giuseppina Torregrossa.
Una storia che ricostruisce la vita di una famiglia ed in parallelo di una città e di un'epoca, ossia il periodo compreso tra l'avvento del fascismo ed il dopoguerra.
La narrazione dell'autrice, pur non ambendo a raggiungere alte vette stilistiche, tuttavia è pregevole, per la capacità di ricostruire i luoghi e per il potere di inebriare il lettore con una gamma infinita di profumi.
Il caffè con i suoi aromi intensi e fragranti, con le sue varietà robuste e morbide, proveniente da terre lontane e cariche di magia, costituisce trade d'union di un'intera famiglia.
Il caffè sarà testimone muto dell'evolversi degli eventi familiari e storici, compagno fedele dei momenti felici e di quelli tragici.
Vivide le immagini di vita quotidiana tra le mura di casa al ritmo di usi e costumi del tempo, così come le immagini della vita di bottega dove si esercita il mestiere della torrefazione con amore e dedizione, quasi come vocazione.
Al calore del nido familiare l'autrice accosta il gelo ed il dolore della guerra, con le sue ferite indelebili nella carne e nei cuori, una Palermo straziata dalle bombe così come i suoi abitanti.
Il merito della Torregrossa è quello di saper raccontare una storia carica di immagini, di voci, di suoni, di colori, di odori; una galleria di uomini e donne cui è facile affezionarsi, dove si mescola amore, caparbietà, dedizione, abbandono.
E' la storia di una famiglia italiana che visse il periodo tra le due guerre raccontata ai lettori con semplicità, senza tuttavia perdere di vista la sostanza dei protagonisti, col loro fardello di ricordi e di sentimenti.
Una lettura gradevole che apre una finestra sul passato, addentrandosi tra i quartieri della vecchia Palermo, tra aromi di arance e di caffè, tra amori e dolori, tra polvere e sole.
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Commenti
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diciamo che non può dirsi una lettura adatta a chi volesse incrociare una penna espressione di certo tipo di letteratura, tuttavia i personaggi mi hanno tenuto buona compagnia per qualche giorno e le immagini di Palermo mi sono rimaste impresse.
Non avevo mai letto nulla della Torregrossa e la mia curiosità mi ha spinto verso questo romanzo dalla cover e dal titolo appetibili.
@gracy: sono sempre stata lì lì per leggere Il conto delle minne......eppoi mi sono tuffata in quest'ultimo :-)
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