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Come fossi solo
 
Come fossi solo 2014-05-23 15:35:15 silvia71
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4.0
Stile 
 
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Contenuto 
 
4.0
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silvia71 Opinione inserita da silvia71    23 Mag, 2014
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Drazen, Dirk e Romeo

Marco Magini è un giovane autore che ha deciso di cimentarsi su un tema arduo: la guerra.
La guerra di cui racconta nel suo “Come fossi solo” è quella che ha insanguinato la Jugoslavia negli anni novanta.
Magini apre il sipario sull'eccidio di Srebrenica e su certi retroscena realmente accaduti e documentati; per fare ciò utilizza tre uomini, in rappresentanza di altrettanti punti vista.
Si alternano le voci di un soldato serbo, di un militare delle forze Onu e di un giudice membro del collegio del tribunale internazionale contro i crimini di guerra.
Magini ci fa osservare la guerra da tre angolazioni diverse, ci pone in mezzo al conflitto, in mezzo al dolore più estremo e alla morte.
E' un romanzo che va oltre alla narrativa, diviene diario e documento, diviene strumento di riflessione e di indagine psicologica, diviene analisi degli istinti umani, dei sentimenti, dell'influenza del caso o del destino.
Le immagini sono nette e crude, la ricostruzione dei luoghi e degli eventi è imbevuta di realismo e non può non gelare l'animo del lettore; una durezza di clima su cui la penna dell'autore non specula ma delinea con una manciata di tratti decisi.

L'impianto contenutistico è interessante, i volti dei protagonisti si susseguono mentre si raccontano, mentre ripercorrono le azioni compiute senza celarsi dietro maschere e giustificazioni.
La guerra rappresentata è un grande baratro, un vuoto che non prevede vincitori, un terreno su cui si fondono bene e male, un teatro di vita in cui molti eventi hanno una doppia faccia.
Solida la caratterizzazione degli uomini qua ritratti, fotografati durante momenti di azione e nel silenzio e nella segretezza del loro cuore; umanità e crudeltà si fronteggiano e si sfiorano, così come odio e tenerezza, come lucidità e ottenebramento.

Magini ha scritto una pagina di storia amara e dolorosa senza indulgere in sentimentalismi, anzi il suo linguaggio potrebbe essere percepito come freddo e ruvido; tuttavia ha la capacità di far percepire non solo gli orrori di una guerra ma anche i dilemmi e l'annientamento umano.
La guerra è sangue, ma anche solitudine.

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Commenti

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Avevo già notato questo libro. Il tuo commento mi sembra molto interessante.
Anche la cover è molto suggestiva! Ottima segnalazione Silvia :-)
Beh...direi che il tuo raptus di Stregashopping sta andando benone.
Guarda che quando hai finito il giro voglio il nome del tuo vincitore.
Quest'anno gli autori candidati allo Strega sono davvero poco conosciuti...
molti i giovani tra cui Magini, la cui espressività possiede già un buon grado di maturità.
La cover scelta è particolarissima, mi ha colpito e costretto a riflettere.
Mi auguro che qualcun altro lo legga e ci racconti le sue impressioni
Brava Silvia, bel commento e libro ed autore interessante! La copertina é molto bella ed attira molto. Penso che lo leggerò, grazie della segnalazione.

29 Mag, 2014
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La recensione di Silvia71 è perfetta, esaustiva.
Ho scelto questo libro senza esitazioni visto che avevo già letto "la Figlia" di Clara Uson (http://www.qlibri.it/narrativa-straniera/romanzi/la-figlia/), libro che consiglio a chiunque voglia approfondire quanto successo nella ex-Jugoslavia.
"Come fossi solo" si concentra quasi esclusivamente su quanto accaduto a Srebrenica nel luglio '95. Magini ha costruito una storia dalla quale è difficile staccarsi, con uno stile crudo e diretto che, specialmente nella parte finale del libro, ti travolge e ti lascia senza fiato: ti immedesimi nei protagonisti, siano vittime o carnefici, ed è obiettivamente difficile trattenere le lacrime.
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