Dettagli Recensione
Solitudine onnivora....
La vera protagonista di questo romanzo di successo, e sicuramente sopravvalutato, è la solitudine. Tutti i personaggi sono letteralmente dilaniati da questo problema: l'incomunicabilità. Questo tema, vecchio come il mondo, non è trattato con particolare originalità dall'autore, il quale non sembra in grado di dare un autentico sviluppo alle emozioni, ai sentimenti, ai pensieri dei suoi personaggi, ma riesce solo a rappresentarli in maniera molto schematica e "piatta". L'unico punto di forza, che è stato scambiato da molti per maturità espressiva e lucidità, di questo romanzo secondo me è proprio lo stile quasi "paratattico" che lo caratterizza dalla prima all'ultima pagina, con frasi brevi, "scheletriche", essenziali. Uno stile che è funzionale alla rappresentazione di un contesto, familiare e scolastico, in cui le persone non riescono più a parlare tra loro e, soprattutto, con se stesse. Ne consiglio comunque la lettura perchè è un libro "figlio di questi tempi", in cui la scarsità di affetto tra le relazioni umane ha, tra i suoi effetti, anche quelli di indurre la produzione di opere artistiche dal contenuto tanto cupo e opprimente (e redditizio).