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Il romanzo d'esordio di Andrea Vitali
E’ il romanzo d’esordio di Andrea Vitali, che in un interessante prologo spiega la sua passione per la scrittura e per il racconto in particolare delle quotidiane vicende della sua gente. Siamo a Bellano, negli anni del fascismo che precedono la seconda guerra mondiale ed il giovane Marco Perini, scapestrato figlio di un’onesta famiglia locale, tira a campare frequentando ragazze d’ogni genere e “procurando” (ecco la ragione del titolo del romanzo, apparentemente inspiegabile dato l’iniziale evolversi degli eventi)
giovani donne disponibili a rinomati bordelli d’allora o sistemandole in pensioncine allo scopo di sfruttarle in proprio. Tra un’avventura e l’altra, trova modo di innamorarsi della navigata prostituta Zita , proponendole il matrimonio : sarà forse l’unica per cui proverà sentimenti meno fugaci e che alla fine sistemerà come sarta dopo averle fatto abbandonare la poco onorevole professione . L’abilità dell’Autore sta nel far giostrare attorno al personaggio principale tutta una serie di amene figure che vivacizzano la storia : un puntiglioso maresciallo dei carabinieri che si danna per venire a capo di fatti ambigui e misteriosi, un albergatore smanioso di avventure sentimentali, due notai pasticcioni, una barista avvenente che darà una svolta finale al romanzo…Non manca naturalmente un’eredità cospicua, lasciata dai mesti genitori del vivace protagonista. Il quale protagonista, da sfruttatore di disponibili fanciulle, si trasformerà alla fine in personaggio finalmente positivo, riscattando una vita di dissipazioni :
si attiverà per salvare ebrei e antifascisti e metterli in salvo sulla sponda libera del lago. Un bel romanzo, godibilissimo : un ottimo preludio all’autentica verve ironica di Andrea Vitali, che si mostrerà appieno nei numerosi successivi romanzi incentrati sempre sul collaudatissimo microcosmo bellanese.