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Al buio i colori non esistono
 
Al buio i colori non esistono 2007-12-17 11:57:55 Letizia
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Opinione inserita da Letizia    17 Dicembre, 2007

Verso la ricerca dell'essenza della vita

E se invece di "adottare a distanza" cercassimo di adottarci "in vicinanza" e "in profondità" e trovassimo il coraggio di vivere come "Alberto"?

Lo sforzo spaventa tanto da bloccare. L'obiezione sorge spontanea: "Allora uno dovrebbe spararsi!" ma il risultatoi è invece sorprendente come la fine del romanzo che ovviamente non si può rivelare.

Il preludio di un ottimistico finale si delinea già all'uscita di una galleria dove ci tuffiamo con i protagonisti del tutto inaspettatamente in un angolo di paradiso naturale .

E poi con un volo pindarico scopriamo che non uno scorcio, ma un intero mondo si può aprire dove possono prendersi una bella rivincita i veri sentimenti come la comprensione , il rispetto, la fedeltà a sè stessi e la dignità. Senza ipocrisia e demagogia . Solo puri sentimenti!

Accanto ad Alberto il protagonista maschile, altrettanto bella è l'immagine della essenza della femminilità impersonata da Adriana , la sua compagna che con le sue scelte di vita, di atteggiamenti e di persone che la circondano evidentemente ama sdrammatizzare, ma non sottrarsi alla vita.

Al di là delle caratterizzazioni personali emerge tutta la realtà che ci sommerge, in una contestualizzazione storica precisa e puntuale.

E' descritta a tratti con umorismo e a tratti con indignazione la "mala educazione" della elefantiaca gestione degli enti pubblici e non , affidata non a caso nel romanzo all'emblematico "Plantageneto" sotto la cui mole pullula una moltitudine di esseri immondi. E di qui il nesso è breve per sprofondare nello squallore delle periferie delle nostre città dove in mezzo alla melma riescono a sopravvivere - si fa davvero fatica a capire come - sentimenti meravigliosi e puri come l'amicizia, l'amore e la dignità.

Tuttavia se è innegabile la responsabilità delle strutture,la vera scoperta è che per fare davvero bene ai simili non c'è bisogno di andare lontano. Basterebbe "guardare" il vicino di stanza e condividere con lui la propria umanità, il senso di essere uomo.

Più si riflette sulle pagine appena lette e più appare la "purezza" la forza che che anima la caratterizzazione di tutti i personaggi, protagonisti e cooprotagonisti della vicenda.

Non rimane che farsi travolgere dallalettura della storia che parte lenta e poi accelera senza quasi farti accorgere perchè - come confessa l'Autore - "ogni riferimento è da considerarsi puramente casuale. Se comunque qualcuno pensasse di riconoscersi in quanto narrato...beh, a mia insaputa, è diventato un personaggio della mia storia".

Grazie per le emozioni che ci ha regalato e al prossimo romanzo!

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