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Strane cose, anche oggi
Se di fronte ad un libro che non mi è piaciuto basta mettere un argine alle parole che fluiscono spontanee, limitare il senso del cinismo, aprire la valvola dell’ironia, mi trovo quasi sempre in difficoltà nel recensire un libro che invece mi è piaciuto tanto.
So che scrivere “Bello!” non è sufficiente per una recensione accettabile, anche se la voglia di essere estremamente sintetico è tanta. Se proprio devo sforzarmi aggiungo all’aggettivo il grado superlativo.
“Sapevo che questo discorso l’avremmo fatto, io e lui, e continuo a provare sollievo perché Eliana si è limitata a far saltare il tappo dei tradimenti, che fermentava da un pezzo nella sua cantina”
Danio è uno psicologo, separato dalla moglie Eliana, che non ha smesso di amare, ha un figlio con cui ha un rapporto conflittuale, o meglio un non rapporto. E’ ossessionato dalle donne, non riesce proprio a farne a meno, alcune le evita a fatica, con altre soccombe, mostrando tutta la sua fragilità.
“Dall’orgia di curve, sguardi, cascate di capelli biondi o bruni e pelle e cosce e tacchi alti picchiettanti di quando due o tre giorni sono trascorsi in voluta o distratta castità, alla quiete autunnale che si stende su di te dopo che hai goduto, e la geometria delle cose torna a ricomporsi nelle sue cadenze”
Danio è un maschio alfa alle corde, con evidente principio di senilità, verso cui si avvicina percorrendo con il freno a mano la parabola discendente della maturità. Per questo quando si imbatte per caso in uno strano diario scritto da Federica, giovane studentessa di liceo, decide di incontrarla per conoscerla, inclinando inevitabilmente il piano già instabile su cui è poggiata la sua vita.
Danio, per concludere, nasconde due segreti, due fatti avvenuti in passato che lo perseguitano, ma il secondo segreto riguarda un evento troppo recente per non scatenare l’onda anomala, l’effetto della scintilla che causa l’esplosione nell’aria surriscaldata.
Raul Montanari io vorrei incontrarlo, e credo che prima o poi lo farò, per dirgli che scrive divinamente, che non riesco a non ritrovarmi in quello che dice, che le sue storie sono coinvolgenti, i personaggi fortissimi, e che “Strane cose, domani” mi ha fatto nuotare tra le pagine.
Intanto voi fate attenzione a questo scrittore, è come la benzina per i motori a scoppio, accende l’immaginazione e libera le endorfine, crea dipendenza.
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E pure a me piace tanto Montanari, diglielo quando lo incontri.